La discoteca Nrg di Cesenatico è un locale celebre della riviera romagnola. Ogni fine settimana organizza eventi di vario genere, che attirano sempre centinaia di persone. Per un ragazzo gay della zona, però, non è certo da ricordare come una serata di divertimento. Non si conoscono le cause. Sembra che il ragazzo stesse ballando assieme a degli amici quando è stato picchiato selvaggiamente. Una violenza inaudita che gli ha causato un trauma cranico, la frattura del naso e addirittura un’emorragia interna, per la quale è stato immediatamente operato.
Il fatto è successo qualche giorno fa, ma solamente oggi il ragazzo si è deciso a raccontare quanto gli è successo. Da quanto si apprende dal quotidiano Corriere Romagna, il ragazzo di Cesenatico sarebbe stato accerchiato da un gruppo, i quali avrebbero iniziato a colpirlo, all’interno della discoteca. Secondo la fonte, l’aggressione sarebbe partita da una lite, per il semplice fatto che il ragazzo fosse omosessuale. Questo fattore non sarebbe piaciuto al branco, che come al solito ha pensato di risolvere la questione con la violenza. Il gruppo contro uno.
Il ragazzo aggredito denuncerà l’aggressione di Cesenatico
Il ragazzo è ancora in ospedale, a seguito dell’operazione che ha dovuto subire e alle varie medicazioni per le fratture che il branco gli ha provocato durante l’aggressione omofoba. Una volta dimesso, dovrebbe recarsi dalle Forza dell’Ordine di Cesenatico per denunciare quanto avvenuto. E forse rintracciare anche i responsabili.
Sull’aggressione è intervenuto anche l’Onorevole Zan. E’ lui il relatore della legge contro l’omotransfobia ora in commissione Giustizia alla Camera. Nella nota diffuso, ha spiegato:
A Cesenatico un ragazzo è stato brutalmente aggredito da un gruppo in un locale notturno in quanto omosessuale. Si tratta di una delle più gravi aggressioni omofobe degli ultimi mesi. L’accaduto risale a dieci giorni fa, e solo ora la vittima starebbe decidendo di sporgere denuncia. Piena fiducia nelle forze dell’ordine che sapranno individuare gli aggressori. Ma ancora una volta la vittima di una aggressione omofoba non potrà denunciare l’episodio per ciò che è. Ovvero un crimine consumato per l’orientamento sessuale del ragazzo. L’Italia è rimasto l’ultimo dei grandi Paesi europei e occidentali a non avere una normativa di contrasto contro l’odio omotransfobico. Un ritardo gravissimo. Chi si oppone alla proposta di legge contro l’omotransfobia, si oppone anche all’equità di una giustizia che punisce i reati per ciò che realmente sono. Come maggioranza siamo pronti ad approvare la legge al più presto. Ieri ho avuto un colloquio con il Presidente Fico, il quale ha convenuto sulla necessità di calendarizzare in Aula il prima possibile la legge. La prossima conferenza deciderà su questa possibilità, assieme ai gruppi parlamentari prevista per fine febbraio.
Proprio nei giorni scorsi, la Lega ha presentato 59 audizioni in commissione. Con il solo intento di allungare i lavori e posticipare la data della votazione.
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