Niente da fare. Nonostante l’intervento del Bie , Maroni non toglierà il logo di Expo dalla locandina del convegno “Difendere la famiglia per difendere la comunità” previsto per il 17 gennaio. Non un passo indietro. Ci sarebbe stato, secondo quanto riporta il Corriere della Sera, un chiarimento tra il segretario del Bie e il presidente della Regione, una telefonata tra Vicente Gonzalez Loscertales e Maroni in cui i due hanno discusso della questione. «Mi sono sentito con Maroni che mi ha spiegato il suo punto di vista – ha raccontato Loscertales al Corriere -. Io non entro nel merito del convegno, ma quel logo non va usato in circostanze che possono essere interpretate come aggressive da una o più persone. Expo è un evento aperto a tutti». E il logo sparirà? «Non ne abbiamo parlato – spiega il segretario -, ma abbiamo convenuto sulla necessità che si definiscano presto regole più precise sull’utilizzo di questo marchio». Dal Pirellone, dal canto suo, il presidente leghista fa sapere che non ha intenzione di rimuoverlo perché c’è «un accordo preciso con la società Expo 2015 da due anni e abbiamo agito nel pieno rispetto di questa intesa. Possiamo cambiare le regole ma non si può accusare la Regione Lombardia di averle violate». E questo in contraddizione con quanto dichiarato dal commissario unico di Expo Giuseppe Sala e confermato dal Comune di Milano, secondo cui l’autorizzazione andrebbe chiesta di volta in volta.
Intanto si allunga la lista delle adesioni al presidio organizzato dai Sentinelli di Milano in contemporanea con il convegno. Mentre l’evento su Facebook ha già raggiunto le 5800 adesioni , i Sentinelli fanno sapere che hanno dato la loro adesione i Sentinelli di Piacenza, la Camera del lavoro di Milano, la Uil Milano, Arcigay, Arcilesbica, PD Federazione di Milano, SEL Lombardia, Altra Europa per Tsipras, Rifondazione Comunista federazione di Milano, Associazione coordinamento pace Cinisello Balsamo, Agedo, Guado, Festival Mix, L’altro martedì, Casa delle donne, Usciamo dal silenzio, Donne di cuori, Arcobaleni in marcia, Memoria Antifascista, Gay Statale, Quelli di Calusca, Circolo Milk, Rete genitori rainbow, Chiesa Pastafariana, Famiglie arcobaleno, Uaar, Orsi italiani, Sel Cinisello Balsamo, Sel Pero, Rifondazione Comunista Paderno Dugnano, Porto Franco, Altra psicologia, Varco-Refo Milano. Inoltre si prevede la presenza di eurodeputati, parlamentari, consiglieri regionali, comunali e di alcuni Assessori del Comune di Milano. E non ci sarà solo il presidio: dalla loro pagina Facebook, i Sentinelli annunciano anche un flashmob indicato dal simbolo nell’immagine qui di fianco che, dicono, comparirà in città.
Dal canto loro, gli organizzatori del convegno hanno fatto sapere di avere ricevuto più di 700 richieste di accredito, tra cui anche alcuni giornalisti di testate straniere, al punto che probabilmente cambieranno sala per optare per una più grande. L’evento, insomma rimane sotto gli occhi del mondo.
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