Tempi duri per il governo cinese. Proprio mentre il mondo ha gli occhi puntati addosso a Pechino in attesa che faccia qualcosa per i diritti civili in Tibet, minacciando di boicottare i giochi olimpici, a complicare la vita al Partito ci si mettono anche le associazioni GLBT. La notizia ha vatto velocemente il giro della rete e a diffonderla è stata, tra glialtri, il sito francese Tetu.com con un articolo di Fabien Lavie.
Stando all’articolo, l’Associazione LGBT cinese Tongyu ha lanciato una petizione per il riconoscimento del matrimonio omosessuale. Gli attivisti, nel corso di un mese di campagna, hanno raccolto circa diecimila firme nelle più grandi città cinesi, che verranno presentate alla riunione annuale del Partito Comunista Cinese che si terrà a Pechino, come ogni anno.
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