Decine di migliaia di persone in arrivo da tutta Italia, tra pullman, treni e auto private.
Verona vivrà oggi una giornata mediaticamente esplosiva. Perché alle ore 14:30, da Piazzale XXV aprile, prenderà vita la contromanifestazione organizzata in occasione del World Congress of Families. Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay, ha annunciato lo sbarco in massa nella città scaligera.
In queste ore da molte delle 56 città in cui Arcigay è presente, si stanno ultimando i preparativi per la grande manifestazione di domani: attraverso pullman organizzati in rete con le altre associazioni del movimento lgbti e femministi o con mezzi di trasporto autonomi, moltissime persone arriveranno domani nella città del Congresso delle Famiglie, per dire chiaro il proprio no alla retromarcia che quell’appuntamento progetta in temi di diritti delle donne e delle persone lgbti. Sarà una manifestazione straordinaria, nella quale convergeranno tante sigle e tanti mondi, tenuti assieme dalla comune battaglia per l’autodeterminazione e la libertà di scelta. La compagine clericofascista che sta dietro al Congresso delle Famiglie domani riceverà la risposta sonora di tutto il nostro Paese e questo segnale, a fronte del coinvolgimento di alcuni ministri e rappresentanti istituzionali nel congresso, dovrà rappresentare un monito inequivocabile per Governo e Parlamento: giù le mani dai nostri corpi, dalle nostre famiglie, dalle nostre scelte e dai nostri desideri.
Sul palco del Congresso, invece, saliranno esponenti del Governo e politici italiani, che dopo settimane di furenti polemiche hanno comunque voluto ribadire la loro presenza. Parliamo di Elisabetta Gardini, che anni fa litigò con l’allora deputata Vladimir Luxuria per i bagni della Camera utilizzati dall’esponente di Rifondazione Comunista; ci sarà Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d’Italia nonché mamma di una bimba avuta fuori dal matrimonio; Massimo Gandolfini, presidente del Family Day; Simone Pillon, senatore leghista; Antonio Brandi, Chairman WCFXIII; ma soprattutto 3 ministri della Repubblica, ovvero Marco Bussetti (Ministro dell’Istruzione), Lorenzo Fontana (Ministro della Famiglia) e il vicepremier Matteo Salvini (Ministro dell’Interno), divorziato e padre di due figli avuti da due donne diverse.
Nella giornata di ieri, sbugiardando quando annunciato da Luigi Di Maio (‘‘nessun esponente 5 Stelle sarà al Congresso“), ha invece preso la parola la senatrice grillina Tiziana Drago. Nelle stesse ore Roberto Fico, presidente della Camera, prendeva le distanze dal Congresso: “Famiglia significa volersi bene, al di là del sesso, al di là degli orientamenti sessuali”. “La Famiglia significa curare e voler bene ai propri figli e bambini che vengono adottati. L’evoluzione della Famiglia secondo me è quanto di più bello ci sia, perché significa che il nostro mondo è in movimento, i nostri concetti, anche dell’evoluzione della Famiglia, devono andare avanti”. “Senza dubbio sono molto vicino a tutte le famiglie arcobaleno e quindi è importante comprendere che oggi siamo nel 2019 e di fatto la società è già cambiata. Quindi non è solo importante affermare questo cambiamento, ma anche proteggere e dare diritti a questo cambiamento”.
Vincenzo Spadafora, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega alle pari opportunità, ha infine voluto ribadire che “le tesi del congresso delle famiglie di Verona non diventeranno mai azione di questo governo“. Nel dubbio, tutti in piazza!
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