A meno di 10 giorni dal via, in Vaticano hanno finalmente messo bocca sull’ormai imminente Congresso Mondiale della Famiglia che si terrà a Verona il 29 marzo prossimo. Il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato Vaticano, ha di fatto ‘benedetto’ l’evento, da più parti definito medievale nei temi trattati e negli annunciati relatori.
«Siamo d’accordo sulla sostanza». Poche parole ma buone, quelle di Parolin, che hanno ovviamente ringalluzzito i cattoestremisti d’Italia, guidati dal vicepremier Matteo Salvini, dal ministro della Famiglia Lorenzo Fontana e dal ministro dell’istruzione Marco Bussetti. Tre volti dell’attuale Governo pronti a salire sul palco scaligero, a fine marzo, in difesa di quella ‘famiglia tradizionale’ che non contemplerebbe, ovviamente, le famiglie arcobaleno.
Tra i relatori spiccano personaggi che hanno più volte vomitato omofobia a buon mercato, ma anche gratuiti attacchi alla libertà delle donne. Negli ultimi giorni tanto il Pd, per bocca del neo segretario Nicola Zingaretti, quanto il Movimento 5 Stelle, per volontà di Luigi Di Maio, hanno preso le distanze dall’indifendibile evento, patrocinato dal Governo, dalla regione Veneto e ora indirettamente ‘avallato’ anche dalla Santa Chiesa. Perché se Papa Francesco non ha ancora mai proferito parola sull’argomento, il segretario di Stato Vaticano ha rotto gli indugi.
Il 30 marzo una gigantesca manifestazione di protesta invaderà Verona, colorandola d’arcobaleno.
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