È morto in pochi giorni ad appena 39 anni, a causa del Coronavirus. Shannon Bennett era un poliziotto amatissimo dalla sua comunità di Ft. Lauderdale, in Florida, perché dopo la strage del Pulse, ad Orlando, parcheggiava la sua auto di pattuglia fuori dai locali LGBT della città per ‘proteggere i miei amici’.
Jonathan Frey, suo futuro sposo, si è visto crollare il mondo in pochi giorni. Prima il mal di testa, poi la febbre acuta. “Tutto quello che aveva all’inizio era solo la febbre. Aveva anche un leggero mal di testa, un paio di giorni prima di finire in ospedale”. Bennett ha iniziato ad avere problemi di respirazione, tanto da convincerlo a chiamare un’ambulanza. Quella è stata l’ultima volta che Frey ha potuto vederlo.
Fino a quando qualcosa del genere non ti riguarda direttamente, non pensi a che tipo di impatto potrà avere sulla tua vita.
Non solo poliziotto, Bennett era anche un ufficiale delle risorse scolastiche di una scuola elementare locale, oltre a lavorare a stretto contatto con le associazioni LGBTQ del posto. “Ti Amiamo e ci mancherai, Vice Bennett. Grazie per il tuo coraggio, il tuo cuore gentile e i tuoi servizi. Riposa in pace”, l’hanno ricordato i colleghi sui social.
“Era la mia anima gemella“, piange ora il compagno. La coppia si era fidanzata ufficialmente nel dicembre scorso, quando Bennett si era inginocchiato davanti all’amato a Disney World. L’intenzione era quella di sposarsi entro fine 2020. “Era l’amore della mia vita e so che la sua eredità sopravviverà, in un modo o nell’altro. Ma era un’anima bellissima“.
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