Croazia, mille bambini in orfanotrofio ma è opposizione ferma ad una coppia gay che vuole adottare

Da 3 anni Ivo Segota e Mladen Kozic combattono contro quelle istituzioni che preferiscono lasciare i bimbi in un orfanotrofio, piuttosto che affidarli ad una coppia di uomini.

coppia gay
2 min. di lettura

Ivo Segota, biologo molecolare e Mladen Kozic, sociologo, sono una coppia che non può sposarsi, perché in Croazia è vietato il matrimonio egualitario. Desiderando costruire una famiglia, nel 2017 hanno chiesto di diventare genitori adottivi. Inutilmente, perché la loro domanda è stata respinta. Da quel momento Ivo e Mladen sono entrati in un limbo legale, burocratico e mediatico, tra valutazioni, rigetti, appelli e decisioni contrastanti, tra il centro di previdenza sociale della Croazia, il ministero delle politiche sociali e i vari tribunali.

I due uomini, innamorati, ne hanno ora parlato a France 24. “Il nostro desiderio di avere un figlio è profondamente intimo, e non è diverso da tutte le altre coppie che vogliono sentire le risate dei bambini nella loro casa. Abbiamo intrapreso la strada dell’affido proprio perché questi bambini non hanno avuto molte ragioni per ridere nelle loro vite, e noi vogliamo dargliele”. Parole che meriterebbero un plauso, e non continui problemi, insulti.

Un recente verdetto della corte costituzionale ha dato loro un barlume di speranza. A gennaio, la corte suprema della Croazia ha stabilito che tutti dovrebbero avere pari opportunità di affidamento, indipendentemente dal loro stato di famiglia.

“Siamo rimasti molto soddisfatti”, confessa Segota. “Dopo questa sentenza … nessuno dovrebbe mai subire ciò che abbiamo passato noi”. Sebbene possa sembrare una vittoria, quasi il 64% dei croati rimane contrario a questa sentenza. Due settimane fa, come dimenticarlo, l’effigie di una coppia omosessuale che cullava un bambino è stata bruciata di fronte a una folla esultante, nel corso di un carnevale cittadino.

Secondo quanto riferito, ad oggi ci sono circa 1.000 bambini nel sistema di affido della Croazia che aspettano nient’altro che l’affetto di un genitore. Ma la chiesa croata è apertamente contraria ad ogni apertura, tanto dall’aver definito la sentenza sopra citata come “pericolosa”, e la corte costituzionale una “vergogna” per tutto il Paese.

Eppure Segota e Kozic non mollano, continuando la loro battaglia, per dimostrare alla Croazia che le coppie dello stesso sesso non sono “mostri, alieni importati dall’Occidente”. “Per noi è diventata una questione anche politica”, ha concluso Kozic. “Ma non riguarda più soltanto noi. Si tratta di quei 1.000 bambini che meritano cure migliori. Bambini che a causa delle istituzioni stanno perdendo il loro futuro “.

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Renzo Loi 4.3.20 - 12:03

vorrei ricordarti che ad ogni affidatario cè una somma che viene data mensilmente.

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Renzo Loi 4.3.20 - 12:02

non smettero' mai di ripetere che un bimbo ha diritto a un padre e una madre.chi è in orfanotrofio ha gia subito il trauma dell'abbandonodalla madre, x cui le carezze di una mamma sono quel e che gli mancano.e noi gay dovremmo essere meno egoisti e pensare a cio di cui vengono privati, con l'affido a due uomini.o a due donne.

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Franzc Dereck 4.3.20 - 10:19

Gli orfanotrofi , le Case-Famiglia ed altre simili istituzioni sono spendifici incredibili . Pagano stipendi ad assistenti sociali , pscicologi ( sic!) , ad un mondo che ruota intorno ai bambini abbandonati o maltrattati : pensate che un esercito di beneficiari rinunci ai facili guadagni? Ogni creatura affidata a chi li vorrebbe amare e crescere è un attentato al loro reddito. Se , con le dovute cautele , venissero accontentati tutti i richiedenti affidi od adozioni , le strutture in argomento chiuderebbero in poche settimane.

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