Ex vice presidente nazionale dell’ANPE (Associazione Nazionale Pedagogisti italiani), ex assessore alle politiche sociali del comune di Quartu S. Elena, ex Presidente dell’ERSU (Ente regionale per il diritto allo studio universitario ), ex vice presidente nazionale Andisu (Associazione Nazionale enti per il Diritto allo Studio Universitario), ed ex assessore alle Politiche Giovanili del comune di Cagliari, la pedagogista Daniela Noli è finita nella bufera per un post Facebook dedicato al trionfale Cagliari Pride di sabato scorso. Colpa, si fa per dire, del look di un ragazzo, sceso in strada in camicia, cravatta, gonna rainbow e tacchi alti.
Confermo il massimo rispetto per l’omosessualità, a volte è una scelta, altre no, mi chiedo solo il senso di conciarsi così. Ma si è visto anche di peggio. E’ questo il modo per chiedere pari diritti? Le scelte sessuali sono questioni private; la sessualità ostentata, i travestimenti carnevaleschi mostrano a mio avviso l’assenza di rispetto per sè stessi e per gli altri, rischiando di ridicolizzare battaglie importanti. Non capisco, perdonatemi, sono limitata.
Decisamente limitata, ci verrebbe da aggiungere, perché l’omosessualità, cara signora Noli, non si sceglie. Non equivale all’acquisto di una t-shirt gialla rispetto ad una t-shirt rossa. Non siamo al supermercato dell’orientamento sessuale. Andrea Russo, lo studente raffigurato in quell’immagine pubblicata dall’ex assessora sui social, ha duramente reagito: “Inaccettabile usare nella stessa frase i termini ‘omosessuale’ e ‘scelta’. Io ho solo scelto di essere me stesso, senza nascondermi”.
Sommersa dalle critiche, la Noli ha così provato a difendersi: “Ho cancellato il post messo qualche giorno fa perché ho sempre ritenuto il dialogo la base per chiarire il proprio e altrui pensiero. Utilizzare post altrui per fomentare odio e insulti mi dispiace ma non son modalità che condivido. Questo vale anche per chi cura giornali on line e senza chiedere chiarimenti pubblica post altrui con commenti fuori luogo, che non tengono conto delle spiegazioni in esso contenute“.
Di quali spiegazioni stia parlando, non è chiaro. L’omosessualità, così come l’eterosessualità, non è mai una scelta. Non esistono spiegazioni a riguardo.
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Saro' sempre il primo ad urlare che l'omosessualità non è una ( libera ) scelta. Nello stesso tempo e con lo stesso tono intendo ribadire che il cattivo gusto lo è .