In area democratica si battaglia come se non ci fosse un domani, per conquistare il ticket delle primarie e sfidare ufficialmente Donald Trump, tra un anno, alle elezioni presidenziali.
Dietro a Joe Biden, ancora oggi favorito, spicca la battagliera Elizabeth Warren, 70enne attuale senatrice per il Massachusetts che è tornata ad attaccare il tycoon in ambito LGBT, dopo la replica virale sui matrimoni gay del mese scorso. La Warren ha infatti già preso un impegno, nel caso in cui dovesse trionfare alle elezioni del 2020.
Cancellerò il divieto per i militari transgender il primo giorno in carica. L’unica cosa che dovrebbe importare quando si tratta di consentire al personale militare di servire la nazione è se possano o meno gestire quel lavoro.
La Warren ha poi promesso, attraverso un documento ad hoc, tutte le “cure necessarie dal punto di vista medico” per i militari trangender, negli ultimi anni duramente criticate da Trump, perché a suo dire incredibilmente troppo costose. Il divieto ai militari transgender voluto da Donald Trump è entrato in vigore all’inizio di quest’anno, ovvero quasi due anni dopo il suo criticato annuncio. Circa 13.700 militari transgender hanno perso il posto di lavoro a causa di questo divieto.
“Dopo aver consultato i miei generali ed esperti militari, si prega di notare che il governo degli Stati Uniti non accetterà né consentirà a persone transgender di servire a qualsiasi titolo nell’esercito americano“, cinguettò Trump nel 2017, suscitando uno tsunami di polemiche. “I nostri militari devono concentrarsi su una vittoria decisiva e travolgente e non possono essere gravati dagli enormi costi medici che l’essere transgender nell’esercito comporterebbe“.
Inizialmente bloccato, quel divieto è stato poi fatto resuscitare da una corte d’appello e dalla Corte suprema. Le persone transgender a cui non è stata diagnosticata la disforia di genere sono ancora oggi autorizzate a prestare servizio militare, ma solo se continuano a presentarsi con il genere assegnato alla nascita e se non hanno subito interventi chirurgici.
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