Ore 03:33 di sabato mattina. Dopo 51 ore di discussione dovute all’ostruzionismo della destra, la legge regionale contro le discriminazioni di genere e di orientamento sessuale in Emilia Romagna è stata approvata. 33 i favorevoli, 10 i contrari.
E’ festa grande a Bologna per la conquista faticosamente raggiunta, dopo due notti e 39 ore no stop di votazioni, a causa dei 1780 emendamenti presentati da Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega. Ma alla fine la legge regionale contro l’omotransfobia è passata, alla 7.159° votazione, grazie ai voti favorevoli di Pd, Sinistra Italiana e M5S. Igor Taruffi, capogruppo consiliare di Sinistra Italiana, ha festeggiato sui social: “Ore 3,33 di sabato mattina. Dopo 51 ore di discussione dovute all’ostruzionismo della destra, la legge regionale contro le discriminazioni di genere e di orientamento sessuale è approvata“.
Vincenzo Branà, Presidente Circolo Arcigay Il Cassero, ha rilanciato: “Abbiamo una legge regionale per le meravigliose creature – di ogni genere e orientamento – che abitano e attraversano l’Emilia-Romagna. Grazie a tutte le persone che ci hanno creduto e che si sono battute per ottenerla. E grazie a Roberta Mori che mi ha fatto vedere il lato più bello della politica“.
“Grazie a tutt* le/i attivist* presenti durante queste nottate, con la loro energia, la loro forza e anche il cibo per tutt*. Grazie a tutte le persone che da sempre ci hanno creduto e non hanno mai mollato. Oggi è veramente un buongiorno, si continua a combattere contro l’odio“, hanno infine esultato dal Cassero di Bologna. A dir poco eroici gli attivisti che hanno dormito in aula, senza mai abbandonarla, pur di raggiungere l’agognato obiettivo.
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Lottiamo per una legge nazionale
Lottiamo chi? i gay italiani sono codardi, io direi che sono pure cretini. Vuoi vedere che in Emilia alle regionali i gay saranno i primi ad infischiarsene di questa legge ed a votare altri partiti, non certo quello che ha approvato questa legge a loro difesa!