Vincitrice di due premi Oscar, due Golden Globe, due BAFTA, un Emmy e 3 National Board of Review Awards, nonché Dama dell’Ordine dell’Impero Britannico dal 2018, Emma Thompson è senza ombra di dubbio una delle più grandi attrici viventi.
Da sempre vicina ai diritti LGBT, la Thompson ha appoggiato una lettera aperta firmata da altre 78 donne, a favore dei diritti delle persone transgender in Scozia. Autrice della lettera Rhiannon Spear, consigliera della città di Glasgow nonché presidente di Time for Inclusive Education (TIE). Oltre alla Thompson, tra le 78 firmatarie ‘celebri’ spiccano anche Lucy Spraggan, Gail Ross e Rona Mackay.
“Fino ad oggi le persone trans hanno svolto un ruolo fondamentale in ogni movimento per i diritti civili; dall’uguaglianza LGBT alle cause delle donne. I tentativi di eliminare le persone trans da conversazioni riguardanti l’uguaglianza e i diritti umani, o di escluderli dai progressi LGBT e dai diritti delle donne, si sono già verificati in passato. Tali sforzi non sono nulla di nuovo, e in qualità di collettivo di donne diciamo che non ci rappresentano. Noi sosteniamo i diritti delle persone transgender. Le persone trans continuano a subire discriminazioni e violenze illecite. La disinformazione e il sensazionalismo stanno contribuendo a un clima culturale in cui ciò viene considerato legittimo. Questo deve finire. Giornalisti, commentatori ed editori hanno un ruolo centrale da svolgere nel garantire che la Scozia sia un luogo accogliente e inclusivo per le persone transessuali”.
Emma Thompson, tra le altre cose, ha fatto notizia negli ultimi giorni per un’altra lettera, da lei scritta e spedita alla Skydance Animation, società che ha appena assunto l’ex capoccione Pixar John Lasseter, da più donne accusato di molestie. La Thompson, che avrebbe dovuto doppiare il personaggio di un lungometraggio animato Skydance, ha sbattuto la porta dopo l’arrivo di Lassater, motivando con queste parole il suo rumoroso addio: “Perché una donna dovrebbe lavorare per un uomo che per decenni ha toccato le donne in modo inappropriato, se l’unico motivo per cui ora non lo fa più è perché nel suo contratto c’è scritto che deve comportarsi in modo professionale? Se un uomo ha fatto sentire le donne sottovalutate e trattate senza rispetto per decenni nelle aziende in cui ha lavorato, perché le donne che ora lavorano con lui dovrebbero pensare che qualsiasi rispetto stia dimostrando nei loro confronti sia qualcosa in più rispetto a un atteggiamento che è obbligato a tenere dai suoi coach, dal suo terapista e dal suo accordo di lavoro? Il messaggio suona come ‘Sto imparando a provare rispetto per le donne, quindi per favore siate pazienti mentre ci lavoro. Non è facile’. Si è parlato molto del dare una “seconda possibilità” a John Lasseter, ma è stato probabilmente pagato milioni di dollari per averla. Quanti soldi sono sono stati versati ai dipendenti di Skydance per potergli dare quella seconda possibilità?”.
Quando si dice una donna tutta d’un pezzo.
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