A pochi mesi dalla morte di Gilbert Baker, il creatore della Rainbow Flag, la destra religiosa americana ha lanciato una campagna per “Riprendersi l’arcobaleno dalle mani dei peccatori omosessuali”.
La proposta arriva dal gruppo “Mission America”, fondato nel 1995 da Linda Harvey, una delle voci più discriminatorie della galassia evangelica degli Stati Uniti. La sua associazione è nota per il suo programma che si propone di contrastare “l’agenda gay, l’Islam e la stregoneria”.
In una delle sue ultime riflessioni Linda Harvey ha invitato i suoi confratelli evangelici a riappropriarsi di quello che è diventato il simbolo dell’orgoglio LGBT in tutto il mondo.
Comparso per la prima volta sulla rainbow flag al Pride di San Francisco nel 1978, il simbolo LGBT dell’arcobaleno nasce dalla spiritualità New Age, con ogni colore a rappresentare uno dei suoi elementi vitali. Inizialmente pensata da Gilbert Baker con otto colori, c’erano anche rosa e il viola oltre agli attuali, la bandiera arcobaleno è passata a sei colori per la difficoltà e il costo di dover reperire tutte le tinte necessarie a produrle.
Secondo la Harvey l’arcobaleno è diventato un “marchio del peccato omosessuale” quando invece dovrebbe accompagnare “Ciò che piace a Dio. Dio non sorride dell’omosessualità, rifiuto dei generi sessuali e corruzione dei bambini. Non lo farà mai”.
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