Yannick Glaudin, donna francese di 31 anni, è stata condannata a 13 mesi di carcere per aver creato profili fake su Grindr, grazie ai quali perseguitava e molestava ragazzi omosessuali. Yannick ha iniziato a parlare con la sua vittima nel maggio del 2017, fingendo di essere tale Steven.
Secondo quanto ricostruito dal The Guardian, la Glaudin ha ricevuto foto e video intimi dall’uomo, che lei poi ha inviato alla sua famiglia, agli amici, ai colleghi e al suo fidanzato, utilizzando altre false identità. Non contenta, ha persino contattato la polizia per accusarlo di aggressione e pedofilia. Ma non era vero niente. La donna ha ricevuto un ordine restrittivo a vita, che le impedisce di contattare le sue vittime e/o chiunque fosse collegato al caso fino all’ultimo dei suoi giorni.
Il giudice Silas Reid ha affermato che il comportamento della Glaudin era progettato per causare “il massimo turbamento”, descrivendo le sue azioni come una “inquietante campagna di molestie”. “È difficile capire perché hai fatto quello che hai fatto”, ha confessato il giudice, per una donna evidentemente accecata dalla gelosia e dal desiderio di vendetta. La Glaudin ha infatti iniziato a perseguitare John McNamara, questo il nome del perseguitato, nel dicembre del 2017. Pochi giorni dopo essersi scambiati foto hot, l’uomo blocca il profilo di lei perché convinto che sia fake. Nel febbraio del 2018 Yannick scopre che John è fidanzato, con un uomo, e inizia a molestare entrambi. Glaudin, che ha lavorato come disegnatrice e chef, perde la testa. La donna millanta abusi sessuali nei confronti di una prostituta e di un agazzo, invia messaggi ad amici e parenti che parlavano di una ‘taglia’ da 1000 euro sulla testa di John. Diversi uomini in cerca di sesso si presentano a casa di quest’ultimo e del fidanzato, perché contattati via Grindr dai profili fake di Yannic e spediti a quell’indirizzo.
Parlando alla corte, l’ormai ex fidanzato di McNamara ha affermato di aver vissuto “un inferno”. Dopo essere fuggita dalla Francia, la donna ha ammesso le proprie colpe: “Quello che ho fatto a loro è stato cattivo, crudele e stupido, e me ne pento”. La Glaudin, che non ha precedenti condanne a suo carico, è stato condannata a 12 mesi per l’accusa di divulgazione di foto e filmati sessuali privati con l’intenzione di causare angoscia, quattro mesi per molestie e quattro mesi per stalking.
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vorrei arrestassero pure lo st* che mi stalkerizza e utilizza foto mie e altrui su Grindr