Proseguono le registrazioni dei figli delle famiglie arcobaleno: sempre più coppie non devono passare dal giudice.
Sembra consolidarsi ormai la tendenza da parte dei comuni italiani di riconoscere i bambini delle famiglie arcobaleno come figli di coppie omogenitoriali. Un passo non scontato e che si sta diffondendo dopo mesi in cui molti genitori sono stati costretti a ricorrere ai giudici.
Dopo lo strappo di Torino, a cui si sono aggiunte molte altre città, nuovi casi arrivano dall’Emilia-Romagna, dove sono stati registrati dall’anagrafe dello stato civile i figli di due coppie lesbiche.
La prima, composta da una 28enne e una 31enne, ha potuto riconoscere la bambina avuta in Spagna e di cui è stato trascritto il certificato di nascita iberico. L’atto è stato firmato personalmente dal sindaco di Alfonsine, piccolo paese romagnolo.
La seconda invece a Bologna è una coppia la cui figlia è nata in Italia e per cui quindi non vi era un certificato di nascita estero a rafforzare la richiesta delle due madri. Il sindaco bolognese Virginio Merola ha deciso tuttavia di procedere con il riconoscimento per intero della famiglia.
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