Per domani, sabato 21 ottobre, è in programma a Pavia la messa in scena di racconti e favole dedicati all’universo LGBT.
L’appuntamento organizzato da Arcigay Pavia in piazza del Carmine, patrocinato anche dal Comune, è inserito nella terza edizione di Giocanda, il festival dei giochi in strada. Per un’intera giornata vie e piazze del centro città saranno animate da giocolieri, skate, cerchi, corse atipiche, musica, biciclette e… favole LGBT, quelle di Arcigay: “Un arcobaleno di fiabe”.
Non tutti, però, vedono la cosa di buon occhio. Il parroco di Santa Maria del Carmine, don Daniele Baldi, tuona: “Non ho nulla contro la manifestazione ma non approvo che sia stata scelta questa piazza per favole che parlano di gender. C’erano altri luoghi più idonei per organizzare un evento simile. Mi chiedo come mai abbiano organizzato proprio qui questo appuntamento senza neppure consultare chi da 15 anni gestisce la parrocchia. Ma non voglio pensare sia una provocazione, tanto più che la manifestazione si tiene proprio sabato, giorno in cui la chiesa viene visitata non solo dai turisti”.
Quasi in contemporanea con l’evento in chiesa si terrà una funzione per quei genitori che hanno prematuramente perso i loro figli: “Questo non potevano saperlo – continua il parroco – ma ritengo comunque che raccontare quel genere di favole davanti alla chiesa sia poco delicato e inopportuno. Non sono un parroco bacchettone e neppure omofobo, ma ritengo potessero andare altrove”. Non sarà omofobo, ma arriva la stoccata: “Mia mamma mi raccontava Biancaneve e Cappuccetto Rosso, non favole arcobaleno”.
Il sindaco Massimo Depaoli smorza i toni: “Abbiamo sempre patrocinato la manifestazione, giunta alla terza edizione. I contenuti sono sempre stati gli stessi senza che ci fosse mai polemica”.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.
Non sono omofobo ma... non ho niente contro ma.... ormai potremmo farci un libro sulle frasi degli omofobi una volta almeno c'era solo 'ho molti amici gay ma". Questo dice pure pure di non essere bacchettone.