Il Friuli Venezia Giulia, da esempio di una realtà contro ogni discriminazione, sta diventando sempre più la fortezza dei valori fondamentalisti, tradizionali e conservatori. Già dal giorno del suo insediamento, il governatore Fedriga aveva annunciato una battaglia contro i progetti che miravano alla non discriminazione delle minoranze, tornando invece ai valori fondamentali dell’Italia.
La faccenda si era inasprita poi durante i lavori alla legge di stabilità regionale, in cui si era deciso di eliminare i fondi e di recedere dalla rete READY. Questo era un progetto che combatte l’odio verso le persone LGBT e le discriminazioni di genere. E addio anche ai 14.000 euro che la Regione aveva stanziato inizialmente. La rete è attiva a Roma e a Milano, e la presenza del Friuli Venezia Giulia garantiva un supporto nelle regioni del Nord-Est.
In arrivo 100.000 euro per la ripristinare gli stereotipi di genere
Realizzare “una rete delle pubbliche amministrazioni. L’obbiettivo è scambiare buone pratiche e promuovere il valore della diversità tra uomo e donna quale elemento essenziale per lo sviluppo e la coesione sociale“. Questo il progetto del governatore Fedriga, che ha già stanziato 100.000 euro. Promuovendo la differenza tra uomo e donna, secondo il leghista, si svilupperebbe una coesione sociale. Cosa che invece non farebbe la lotta contro le discriminazioni.
La consigliera dem Chiara Da Giau si è opposta contro la maggioranza, sottolineando che “il progetto in questione va evidentemente a sostituire quello Ready, annullato dalla Giunta regionale come primo atto del suo insediamento“. I 14.000 euro stanziati, continua, “Sembra fossero troppi. Ma per il centrodestra è molto più utile spendere centomila euro per capire come meglio insegnare i classici stereotipi sui ruoli di genere. L’economia domestica alle femminucce e i giochi di guardie e ladri ai maschietti“. Il progetto della Lega friulana è ormai pronto a partire, per insegnare ai bambini che le discriminazioni sono cose buone e giuste, così come l’odio verso tutte le minoranze.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.