Il sindaco Tiziano Tagliani ha riconosciuto la madre non biologica di due bimbe. A differenza degli altri riconoscimenti, però, la coppia lesbica ha avuto le bambine attraverso la fecondazione eterologa. Ma dopo la nascita in Italia si sono trasferite in Spagna. Dove si sono anche sposate e stabilite per alcuni anni. Una volta tornate a Ferrara, hanno dovuto chiedere nuovamente al comune il riconoscimento della madre non biologica. Difatti, quest’ultima era vista come madre solamente in Spagna.
Il sindaco di Ferrara ha accolto la richiesta, così come ha fatto per un’altra coppia, riconoscendo i due figli di una coppia gay, i quali avevano i propri certificati di nascita californiani. Le due donne, socie di Famiglie Arcobaleno, sono state accolte volentieri dal sindaco Tagliani, il quale ha anche avviato un dialogo con l’associazione, per confrontarsi sulla questione delle adozioni, dato il vuoto legislativo presente in Italia.
Grande apertura e confronto con il comune di Ferrara
L’avvocato Michele Giarratano di Famiglie Arcobaleno ha espresso una grande soddisfazione per il risultato. Vista la mancanza di una legge sulla questione, ha rivendicato i precedenti avvenuti in molti altri comuni italiani nel corso dello scorso anno, oltre alle varie sentenze. “A nome del gruppo legale di Famiglie Arcobaleno per il quale sono intervenuto sono molto contento di questo risultato. A seguito di un proficuo confronto il sindaco ha accolto le mie istanze. E finalmente ha riconosciuto i diritti delle due minori che dopo anni vedono accertato il loro status. Alla base della decisione ci sono le pronunce giurisprudenziali degli ultimi anni. Dalla Sentenza di Cassazione n. 19599/2016 (riconoscimento della doppia genitorialità spagnola di un figlio di due madri) alla recentissima pronuncia della Corte di Appello di Bologna del 12 settembre del 2018 su un caso analogo (riconoscimento di un’adozione piena all’interno di una coppia di due padri). Molto hanno contribuito anche i riconoscimenti della doppia genitorialità che con i colleghi siamo riusciti ad ottenere in tanti Comuni in questi mesi“.
Anche la presidente dell’associazione, Marilena Grassadonia, ha voluto esprimere la sua opinione, attraverso il suo profilo Facebook. “La decisione del sindaco ci rende molto felici. Non solo perché riguarda due nostre socie, ma anche perché premia il lavoro che stiamo portando avanti attraverso il nostro gruppo Legale, insieme ad alcune amministrazioni comunali. In questo Paese ci sono sindaci capaci di rispondere alle esigenze dei loro cittadini riconoscendo, senza condizionamenti ideologici, le nostre famiglie nel pieno rispetto delle leggi italiane. Speriamo che a questa decisione ne seguano altre che riguardano altre coppie in situazioni simili. E che, al sindaco di Ferrara, se ne aggiungano altri“.
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