Ascoltare per giorni, addirittura settimane Britney Spears ad altissimo volume? Una vera tortura! Almeno secondo i prigionieri di Guantanamo, che per lunghissimi periodi di tempo sono stati costretti ad ascoltare musica americana nelle celle della famosa prigione cubana. Numerosi artisti si sono coalizzati e hanno firmato una richiesta al Freedom of information affinchè i titoli delle canzoni vengano resi noti. I cantanti non apprezzano che i loro lavori siano stati impiegati in crimini contro l’umanità. La coalizione ha stilato una lista di probabili hits che avrebbero quasi condotto alla follia i terroristi detenuti, tra queste compaiono alcuni singoli di Britney Spears, Christina Aguilera, Eminem, Prince, e i Metallica.
Secondo il Washington Post, grazie anche all’aiuto dell’insegnante di musica Susan Cusick a cui venne concesso di intervistare alcuni prigionieri, ha pubblicato oggi quelli che sarebbero i titoli dei motivi "martorianti": Born in USA di Springsteen, American Pie di Don McLean, la sigla di una trasmissione per bambini Sesame street, We are the champions dei Queen, The real slim shady di Eminem e March of the pigs dei Nine inch nails.
Proprio Trent Reznor dei Nine inch nails è uno dei firmatari del reclamo in cui compaiono anche i nomi di Rosanne Cash, David Byrne, Billy Bragg, Steve Earle, Jakcon Browne, Bonnie Raitt e T Bone Barnett e i Roots. La Cusick ha però rassicurato i cantanti, spiegando che «Non è la qualità della musica ad essere lacerante, ma l’intensità del suono». Pare infatti che le sonorità rap, country ed heavy metal siano quelle che feriscono maggiormente i nervi. Anche la direttrice del Centro per i diritti umani Jayne Huckerby ha citato alcuni pezzi come The star spangled banner di Tupac e molti altri dei BeeGes, che a sua detta sarebbero stati utilizzati con la stessa finalità anche nelle carceri della Cia di tutto il mondo. Certi delle proprie doti, gli artisti insistono perchè i titoli di tutte le canzoni vengano resi ufficialmente noti per poter intentare una causa contro il Pentagono e la Cia. Nell’attesa, hanno chiesto al presidente Obama di chiudere il prima possibile la terribile prigione di Guantanamo.
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