PARIGI – Lo scorso venerdì 31 ottobre, il tribunale amministrativo di Parigi ha dato ragione a Ioan Vogl, rifugiato rumeno contro il quale era stato emesso un provvedimento di espulsione. Vogl si era “pacsato” il 29 marzo 2002 con Marius Albu, un altro rifugiato rumeno che ha beneficiato nel 1999 dello status di rifugiato in ragione delle persecuzioni omofobe che ha subito nel suo paese d’origine. Marius Albu è attualmente in corso di naturalizzazione.
In seguito al PaCS, Ioan Vogl aveva presentato domanda di permesso di soggiorno per motivi “privati e familiari” presso la prefettura, che aveva però respinto la richiesta e gli aveva notificato un ordine di essere ricondotto alla frontiera. Ma venerdì 31 ottobre, il tribunale amministrativo ha cancellato l’ordine della prefettura, e condannato il prefetto a versare 500 euro e a pronunciarsi entro il prossimo mese sulla sua domanda di permesso di soggiorno.
All’annuncio del verdetto, l’avvocato di Ioan Vogl si è detto “molto felice”. Patrick Bloche, deputato socialista, era intervenuto più volte presso la prefettura, mentre Act Up-Paris aveva espresso il proprio sostegno a Vogl, chiedendo al tribunale amministrativo di annullare l’arresto, considerandolo una “violazione alla sua vita privata e familiare”.
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