90enne ex leader e fondatore del partito di estrema destra Fronte Nazionale, Jean-Marie Le Pen è nuovamente finito a processo.
Lo scorso anno, come dimenticarlo, il padre di Marine Le Pen rilasciò una serie di ignobili dichiarazioni nei confronti di Xavier Jugelé, agente di polizia ucciso sugli Champs Elysées da un terrorista affiliato all’ISIS. Jugelé era omosessuale dichiarato. Le Pen si definì ‘scioccato’ e ‘sorpreso per la dimensione’ della cerimonia, perché a suo dire ‘più che il poliziotto’ si omaggiò ‘l’omosessuale‘. La sentita e commossa partecipazione del suo compagno e il lungo discorso da lui pronunciato, a detta di Jean-Marie istituzionalizzarono le nozze omosessuali, “esaltandole pubblicamente“.
Ebbene ha preso vita a Parigi il processo contro Le Pen, reduce da un nuovo ricovero in ospedale e impossibilitato a presentarsi in aula. Nel 2016 Jean-Marie paragonò l’omosessualità alla pedofilia, ed ora dovrà nuovamente rispondere delle sue indecenti parole. Nel corso della propria esistenza, Le Pen ha subito decine di condanne per apologia dei crimini di guerra, incitamento all’odio e alla discriminazione, antisemitismo e pubbliche ingiurie.
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Poverino... Se fosse stato qui invece l'avrebbero già invitato a Otto e mezzo.
Sembra plausibile a volte pensare che l'omofobia "possa" riguardare persone di questa età, per il loro vissuto... poi mi ricordo che ci sono un sacco di giovani pieni di paure, che sfogano tutta la loro rabbia verso il "diverso" e mi sale una tristezza!
L'omofobia taglia trasversalmente la società.
Anche per questo personaggio a 90 anni, è solo questione di giorni...
Cenere alla cenere, polvere alla polvere, sterco allo sterco! Amen!!