Le scuole francesi potrebbero sostituire a breve le parole “madre” e “padre” da tutti i suoi documenti ufficiali con due termini neutrali di genere come “genitore 1” e “genitore 2”, nel tentativo di frenare la discriminazione nei confronti dei genitori omosessuali.
Il nuovo provvedimento è stato presentato all’interno di un emendamento e pubblicato in una prima lettura dall’Assemblea nazionale il 12 febbraio, come riportato dal quotidiano francese Le Figaro, durante il dibattito sul progetto di legge “pour une école de la confiance” (per una scuola di fiducia) . Valérie Petit, parlamentare de La République En Marche, ha sottolineato come sia un passo fondamentale per includere una volta per tutte le famiglie omogenitoriali, “inserendo nella legislazione la diversità familiare dei figli”. “Abbiamo famiglie che si trovano di fronte a caselle di spunta bloccate in modelli sociali e familiari piuttosto antiquati”, ha concluso la Petit. “Per noi, questo articolo è una misura dell’uguaglianza sociale“.
L’emendamento dice, testualmente: “Per prevenire la discriminazione, l’iscrizione scolastica, i registri di classe, le autorizzazioni dei genitori e tutte le altre forme ufficiali che coinvolgono i bambini dovranno menzionare solo il genitore 1 e il genitore 2.”
L’emendamento dovrà ora essere approvato dal Senato, per poi tornare in Assemblea nazionale per una lettura finale. Tra i contrari, ovviamente, Marine Le Pen, leader del movimento nazionalista Rassemblement National che ha accusato Macron di volere “mettere sottosopra” la società francese e di volere “avvelenare le menti dei bambini, malleabili e non ancora strutturate”. Ludovine de la Rochère, presidente di Manif Pour Tous, ha invece definito il testo «assolutamente disumanizzante. I bambini hanno bisogno di punti di riferimento».
A fine gennaio in tutte le scuole del Paese ha preso vita una campagna contro l’omofobia.
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