Don Mauro Leonardi, firma del quotidiano della Cei Avvenire e noto volto televisivo, apre ai funerali per omosessuali, conviventi e divorziati risposati: “Altrimenti finirà che non li faremo più a nessuno”.
A pochi giorni dal funerale dei due fidanzati vicentini ventunenni morti a Capodanno per le esalazioni di monossido di carbonio, Alex e Luca, don Mauro Leonardi spiega a Il Fatto Quotidiano: “La cosa fondamentale è che oggi non succede mai che dei sacerdoti neghino i funerali. Cosa facciamo? Non facciamo più funerali ai conviventi, ai divorziati risposati, agli omosessuali?”.
Per don Leonardi ha fatto benissimo il parroco Roberto Castegnaro, in accordo con il vescovo di Vicenza Beniamino Pizziol, a celebrare i funerali congiunti in chiesa: “Un gesto di carità. I familiari delle persone omosessuali sono il primo livello di rispetto che la Chiesa deve avere. E certamente deve rispettare anche le persone omosessuali”.
Chi attacca il parroco che ha celebrato i funerali “ha lo stesso comportamento del re Erode. Cosa dice Gesù nel Vangelo? Venite e vedete. Erode invece dice: Andate e informatemi. Mai permettersi di giudicare da lontano. Stare sul territorio è importantissimo. È il concetto di Chiesa periferica tanto caro a Papa Francesco. Chi centralizza chiama gli esperti, chi sta sul territorio vede le cose concrete, non le ideologie astratte”.
Poche concise parole per mettere un punto a delle (stupide) polemiche.
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