NAPOLI – Il 17 maggio il Comitato provinciale Arcigay "Antinoo" di Napoli celebra la Giornata mondiale contro l’omofobia, che ha lo scopo di articolare l’azione e la riflessione pubblica per lottare contro tutte le violenze, fisiche, morali o simboliche, legate all’orientamento sessuale o all’identità di genere. È stato organizzato un dibattito pubblico intitolato “No alla omofobia. Sì alla cultura delle diversità”, che avrà luogo presso la “Sala della loggia” di Castel Nuovo (Maschio Angioino) il giorno 17 dalle ore 15.00 alle ore 18.00. Al dibattito, che intende soffermarsi sulla promozione della cultura intesa come strumento di lotta contro le discriminazioni sociali, parteciperanno Nicola Oddati, assessore alla Cultura del Comune di Napoli; Giulio Riccio, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Napoli; Valeria Valente, assessore alle Pari Opportunità del Comune di Napoli; Mariano Annciello, consigliere del Comune di Napoli e presidente dell’Arci; Domenico Rizzo, docente di "Storia delle donne e dell’identità di genere" all’Università Orientale di Napoli; Imma Battaglia, presidente Di’Gay Pro-ject; Giordana Curati, ArciLesbica "Le Maree"; Massimo Andrei, regista; Fortunato Calvino, drammaturgo; Maurizo Elettrico, artista e scrittore; Arnolfo Petri, direttore del teatro "Il Primo". Il moderatore è Salvatore Simioli, presidente dell’Arcigay di Napoli. Durante il dibattito saranno presenti testimonianze di vittime di violenza omofoba. Chiunque vorrà potrà partecipare liberamente alla discussione.
BAGHERIA – Gli assessori alle Pari Opportunità del centro siciliani, Vittoria Casa e alle Politiche Sociali, Gianluca Rizzo hanno reso noto che i loro assessorati, su proposta di Piero Montana, consulente del Sindaco in materia di Pari Opportunità per tutti, aderiranno alla terza “Giornata mondiale contro l’Omofobia” con la realizzazione di un manifesto che sarà pubblicato sul sito web del Comune. “La giornata – spiega la nota stampa – celebrata in oltre trenta paesi, venne istituita nel 1980, nel giorno in cui l’Assemblea generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità cancellava definitivamente l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali. Nonostante si siano fatti notevoli passi avanti per il riconoscimento degli individui omosessuali, in diverse nazioni del mondo il diverso orientamento sessuale è tuttora ritenuto una forma criminale, spesso punita con la pena di morte. A causa di una radicata cultura omofobica, presente anche in Italia, si rendono oggetto di scherno o discriminazione le persone omosessuali o transessuali e molti individui con orientamento sessuale diverso dalla maggioranza tendono a nascondersi e rinunciano al diritto di denunciare maltrattamenti, percosse o ricatti. L’adesione a questa iniziativa ha quindi lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica cittadina ad una cultura della differenza e ad una decisa condanna della mentalità omofobica.”
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