Stando a quanto riporta il New York Post, Renato Seabra, modello gay di 20 anni, ha confessato di avere torturato e assassinato un giornalista evirandolo con un cavatappi per "liberarsi da demoni e virus". La vittima è il 65enne Carlos Castro che il giovane omicida avrebbe incontrato venerdì scorso all’Hotel InterContinental che si trova a Time Square. Il virus a cui il giovane si riferisce nella sua dichiarazione non è, come si potrebbe pensare, quello dell’Aids, ma, forse, quello dell’omosessualità tant’è che il modello avrebbeurlato alla polizia "Non sono più gay!".
Secondo quanto riportano fonti della polizia di New York, la relazione tra i due andava avanti da qualche mese, ma solo venerdì Renato Seabra avrebbe deciso di affrontare l’anziano partner per confessargli di essere stato con lui solo per i suoi soldi e non perché è gay. Certo la dinamica dei fatti, lunga e brutale va ben oltre quella che potrebbe essere stata una discussione finita male.
Pare infatti che dopo aver torturato per un’ora il suo partner, Seabra abbia deciso di fracassargli il cranio con un monitor e poi di mutilarlo con un cavatappi conficcandoglielo prima in un occhio e poi usandolo per evirarlo. Una scena degna del più truculento episodio di Csi.
Finite le torture, il modello si è lavato, si è cambiato e si è inferto qualche piccola ferita prima di abbandonare la stanza.
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