“Dopo il licenziamento, sono rimasta sotto shock”. Queste le prime parole di Giovanna Vivinetto, l’insegnante transessuale a Roma a ottobre. “Ancora oggi, le persone transessuali e le minoranze sessuali subiscono delle discriminazioni molto forti: lotto per tutti coloro che non hanno la forza e il coraggio per esporsi” continua, annunciando la sua decisione: denuncerà la scuola, in quanto il suo licenziamento non aveva alcuna valida motivazione.
Giovanna Vivinetto è una ragazza trans, insegnante alla scuola Kennedy della Capitale. La causa? Discriminazione. Per questo motivo, ora vuole giustizia.
Qualche giorno fa ho mandato alla scuola Kennedy una raccomandata in cui contesto le ragioni del mio licenziamento, che ritengo assolutamente improprio ed illegale. E’ il primo passo per fare causa alla scuola.
La sua sarà più di una denuncia. Attraverso Change.org, Giovanna ha voluto lanciare un appello affinché le cose cambiano, affinché non ci siano più discriminazioni del genere. Chiede all’Istituto che l’ha licenziata di riflettere sulla decisione, ma l’appello è indirizzato anche ai sindacati, perché lavorino per fare in modo che non ci siano casi simili in Italia. Una richiesta anche all’intera comunità LGBT, per puntare sulla sensibilizzazione contro le discriminazioni. Infine, al Ministero dell’Istruzione per “avviare un’ispezione su tutte quelle scuole che assumono docenti con contratti poco chiari, mettendo poi in atto dinamiche oscure e spesso illegittime per licenziarli“.
Anche Monica Cirinnà, senatrice PD, ha affrontato l’argomento: “Dobbiamo tenere alta l’attenzione sulla vicenda del licenziamento di Giovanna Vivinetto dall’Istituto Kennedy di Roma. Se dovessero essere confermate le ragioni transfobiche della decisione della scuola, saremmo di fronte ad un fatto gravissimo. Mi auguro vivamente che non sia così. Conosco personalmente Giovanna e apprezzo molto il suo lavoro poetico, intellettualmente profondo: non deve essere lasciata sola. Non posso che confermare l’urgenza di una legislazione chiara ed efficace contro le discriminazioni ai danni delle persone LGBT, in qualsiasi ambito della loro vita“.
Già 13.00 firme per Giovanna Vivinetto
Oltre 13.000 le firme che sono state lasciate su Change per il suo appello.
E’ stato il sostegno che ho ricevuto da parte degli utenti di Change.org a convincermi a proseguire la mia battaglia, anche a livello legale.
Queste le sue parole, visto il sostegno ricevuto dalla rete. Il suo obiettivo, oltre a ottenere giustizia, punta proprio a evitare che questi fatti non si ripetano. Perché lei con la sua esperienza ha capito cosa significa essere discriminati, e ha potuto vivere sulla propria pelle le emozioni che si provano in quei momenti. Solo perché transgender.
Giovanna Vivinetto ha raccontato tutto questo su un video:
Per firmare la petizione: change.org/giovanna
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No discriminazioni, mi associo all'appello. Siamo nel 2019 e la gente, non capisce!