Nell’ennesimo post di attacco al governo Letta, pubblicato sul suo blog, Beppe Grillo torna a parlare, seppure marginalmente, di matrimonio gay che, secondo il leader del MoVimento 5 Stelle non sarebbe una priorità
Grillo elenca quelle che, secondo lui, sono le priorità di quello che definsice “Governo Unico”: “dimezzare le pene ai condannati per associazione mafiosa, riforma della Giustizia ad berlusconem, la cancellazione del MoVimento 5 Stelle dalla competizione elettorale, il condono edilizio, la ripresa del tunnel merci in Val di Susa, leggi bavaglio per la Rete, il fumo degli occhi dello ius soli (inesistente in Europa), l’eliminazione del reato di clandestinità”. Infine, per il comico, tra le priorità del governo Letta ci sarebbero anche “i matrimoni omosessuali (su cui sono d’accordo, ma non sono una priorità)”.
Al momento, in realtà, in nessuna dichiarazione da premier Enrico Letta ha parlato esplicitamente di matrimoni gay. L’unica ad esprimersi a favore, oltre alla presidente della Camera Laura Boldrini che però non è parte del governo, è stata la ministra Josefa Idem che ha la delega alle Pari Opportunità ed è quindi colei da cui legittimamente può partire una proposta del genere e che non deve certo occuparsi di economia o di tasse. Non direttamente, quanto meno.
Vale la pena ricordare che quella addotta da Grillo come motivazione per non parlare di matrimoni gay, ovvero il fatto che non sarebbe una priorità, è la stessa utilizzata da chi, come Eugenia Roccella, in realtà da sempre si oppone alla loro istituzione
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