Le costeranno forse care le battute al vetriolo che Sabina Guzzanti ha scagliato contro la ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna nel corso di un comizio in piazza navona lo scorso 8 luglio. Un milione di euro, a tanto ammonterebbe la richiesta di risarcimento avanzata dai legali del ministro. Lo ha rivelato la stessa comica dalle pagine del suo blog commentando caustica: «Bella donna ma che tariffe!»
Ospite ieri a Matrix, la trasmissione di Enrico Mentana su Canale5, Mara Carfagna si era detta disposta a ritirare la querela con qualche riga di scusa da parte della comica. Che di certo non farà marcia indietro. Almeno stando a quanto la Guzzanti ha scritto oggi sul suo blog (che al momento risulta irraggiungibile). Stavolta nelle sue mire satiriche è finito il famoso calendario di Maxim sul quale la Carfagna, allora valletta dello spettacolo, appariva in pose provocanti e seminuda. Quelle foto "sarebbero un argomento sufficiente a dire che non può fare il ministro delle pari opportunità. Spero che le donne italiane si sveglino e colgano l’occasione per difendere la dignità calpestata da anni di incoraggiamento alla prostituzione mentale oltre che fisica propagandata dalla Fininvest a tutte le ore del giorno. Mettendo la Carfagna al ministero delle pari opportunità, Berlusconi ha offeso tutte le donne italiane ancora una volta e in modo definitivo".
Ma la prova che Sabina Guzzanti non si pente affatto di quanto detto sul conto del ministro sta anche in quel "Vilipendio Tour" che partirà il prossimo 4 novembre da La Spezia e che farà il giro dei teatri italiani. "Non vedo l’ora di andare in scena e cantargliele insieme a voi", dice.
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