.La campagna elettorale ai tempi social. Proprio così. Ma non si tratta di Facebook o Instagram. Bensì di Grindr. E’ l’idea che ha avuto Iacopo Vigevani, candidato consigliere nella lista civica Nardella Sindaco, a Firenze. La sua non è una trovata pubblicitaria, ma un modo per entrare a contatto con la comunità LGBT e cercare di interagire. Non essendo riuscito a riunire tutte le associazioni della zona, Vigevani ha pensato quindi di creare un profilo su Grindr, con tanto di foto e descrizione, in cui esponeva chiaramente il suo intento.
Una campagna elettorale quasi a costo zero che gli ha permesso di contattare circa mille persone. Con alcune ha parlato solo via chat, mentre con trecento di queste si è addirittura incontrato. E dagli appuntamenti, davanti a un caffè in centro, ha potuto prendere spunti interessanti, che metterà in pratica se sarà eletto in consiglio comunale.
Una parte del mio voto viene da chi è attento alle tematiche ambientali. Come intercettare invece quello attento alle tematiche gay?
Con una semplice foto del volto e un testo interessante (per chi lo ha letto), Vigevani è riuscito a interessare la rete di Grindr, forse guadagnandosi qualche voto in più.
Le reazioni dei utenti di Grindr
La reazione non è stata la stessa per tutti gli utenti che lo hanno contattato o a cui ha inviato lui per primo una fiamma o un messaggio.
Qualcuno si è arrabbiato, ma la maggioranza mi ha apertamente sostenuto, mi ha assicurato che mi darà un aiuto. Anche chi ha solo il domicilio in città, mi ha scritto in privato dicendo che cercherà voti per me. Con 300 di loro sono riuscito a parlare direttamente, a prendere un caffè, a chiacchierare anche solo per qualche minuto.
Ma non è il solo che ha pensato a questo stratagemma
Andando in Danimarca, si scopre il caso dell’ex atleta olimpico Joachim B. Olsen, il quale ha deciso di fare campagna elettorale in un modo poco ortodosso. Alle app per incontri, ha preferito direttamente PornHub, investendo su delle inserzioni alla fine dei video, con il messaggio “Quando hai finito di ‘giocare’, vota Lokki“.
So che molti saranno sconvolti, ormai non si può dire nulla senza che qualcuno si arrabbi. Come politico sono un uomo serio, ma questa campagna l’ho fatta per ridere, ho senso dell’umorismo e voglio divertirmi un po’. Le persone sono ormai stanche dei soliti manifesti elettorali e dei soliti discorsi.
Insomma, modi alternativi per raccattare voti da ogni dove!
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