COLOMBO (Sri Lanka) – Un papà mamma. È B. Wijeratne, un 38enne di Walapane, una città dello Sri Lanka a 186 chilometri dalla capitale Colombo. Un brutto giorno, tre mesi fa, l’uomo si è ritrovato vedovo e con due bimbi piccoli da svezzare. Può sembrare un evento tristemente comune, soprattutto in un paese in via di sviluppo (una volta si diceva "del Terzo Mondo") come lo Sri Lanka, se non fosse che, per ovviare all’antipatico inconveniente, Wijeratne ha deciso di allattare da sé la figlia di 18 mesi. E non con latte di mucca (o capra, o di qualunque altro animale) e biberon, ma con il suo latte e le sue mammelle che, per quanto delle ridotte dimensioni tipiche di un uomo "normale" (qualunque cosa significhi questo aggettivo), sembra adempiano perfettamente al loro compito. Il papà-mamma, infatti, non si sarebbe sottoposto ad alcun trattamento chirurgico né ad alcuna terapia, eppure riesce tranquillamente ad allattare la sua bambina. In realtà, spiegano i dottori, non è un evento così eccezionale come potrebbe sembrare: anche gli uomini, infatti, sono in grado di produrre latte dal petto se l’ormone della prolattina, che regola varie funzioni endocrine specialmente della secrezione del latte femminile, diventa iperattivo. Se da piccoli vi prendevano in giro perché vi piaceva giocare con le bambole, ora avete la vostra piccola rivincita: largo allora ai papà-mamma per natura, in attesa (almeno in Italia) dei mariti-moglie per legge.
di Selene Verri
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