Il portavoce di don Gelmini, Alessandro Meluzzi, ha dichiarato che le accuse al direttore della Comunità Incontro sarebbero partite da un sito web. “Scopriamo con angoscia e stupore che è da un sito web, che è partita la valanga di accuse infamanti rivolte a don Pierino Gelmini e ad altri sacerdoti. Non cito il sito dove sono riportate queste notizie per non fare pubblicità. Ma se uno spende un euro per un quotidiano deve trovare notizie vere, verificate – dichiara Meluzzi – . Non ci possono essere sui quotidiani notizie che si trovano in rete”. Questo famigerato sito non si sarebbe limitato a riportare accuse che, naturalmente, don Pierino respinge, ma sarebbe anche “corredato dall’invito a segnalare e a mettere in rete accuse, ricordi, fantasie, o qualsiasi altro elemento utile ad alimentare l’inferno mediatico che ahimè molti hanno in questo periodo sperimentato. Credo che tra i compiti essenziali di una buona stampa e della sua etica vi sia quella di rendere distinguibili le fonti e la loro attendibilità. Il rischio è che altrimenti il lancio indifferenziato di letame nel ventilatore non uccida soltanto qualche giusto, bensì si traduca in una crisi di sfiducia generalizzata e di disperazione che finirà col colpire soprattutto, gli ultimi, i più deboli, i più fragili”.
Contemporaneamente arriva la notizia che il collegio difensivo che sta seguendo le accuse per presunte molestie sessuali rivolte a
Gelmini ha cambiato un giocatore in corsa. Lascia il posto il prof. Franco Coppi e al suo posto arriva l’avv. Filippo Di Nacci docente di procedura penale all’Università di Roma. “Il nuovo collegio di difesa, a partire da oggi, si occuperà di tutelare sia in sede civile che penale l’onorabilità di don Pierino – ha riferito sempre Meluzzi, portavoce del sacerdote – e la Comunità Incontro che è stata più volte in questo periodo brutalmente calpestata dagli organi di stampa”. Pare, quindi, che mentre il numero degli accusatori continua a crescere e si moltiplicano le testimonianze di chi racconta, a torto o a ragione saranno gli inquirenti a dirlo, di avere subito abusi, l’attenzione degli avvocati dell’anziano prelato sarà concentrata su quello che riportano gli organi di stampa.
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