Il governatore dell’Indiana, il repubblicano Mike Pence, ha una controversa legge che di ftto legalizza le discriminazioni verso le persone gay, lesbiche, bisessuali a transgender. Il “Religious Freedom Restoration Act” infatti permetterà a singoli individui o società denunciate per discriminazione di appellarsi al rispetto delle proprie convinzioni religiose.
Per esempio, proprietari di negozi o imprese di servizi potranno rifiutarsi di servire coppie sposate gay, cosa già successo con alcune ditte di catering che si sono rifiutate di curare il rinfresco di matrimoni tra persone dello stesso sesso, affermando di averlo fatto perché il proprio credo religiosi li porta a riconoscere solo il matrimonio tra un uomo e una donna. “Oggi ho firmato la legge perché difendo la libertà di religione di ogni cittadino di ogni fede, molte persone di fede sentono che la loro libertà religiosa è sotto attacco per l’azione del governo federale” ha affermato Pence dopo la cerimonia di firma della legge che per volere del governatore stesso è stata preclusa alla stampa.
LE MINACCE DI BOICOTTAGGIO DELLE CORPORATION
Contro la legge non si sono schierate solo le associazioni che si battono per i diritti delle persone lgbt, ma anche molte altre organizzazioni commerciali e corporation come Gen Con, che lo scorso anno ha organizzato ad Indianapolis una convention dei videogiochi, a cui hanno partecipato 56mila persone, e che ora minaccia di non replicare l’appuntamento. La città rischia di perdere 50 milioni di dollari se Gen Con sposterà l’evento altrove, come ha annunciato di voler fare per protesta. Lo stesso sindaco della città, repubblicano, si è schierato contro la legge che rischia di innescare un boicottaggio dello stato a livello nazionale.
Ma non sono solo le associazioni e le aziende a condannare la firma del governatore. Molti nomi noti dello star system statunitense, in queste ore, si stano schierando dalla parte della comunità gay e lesbica e contro l’omofobia.
STAR E POLITICI CONTRO L’OMOFOBIA DI STATO
Tra queste, Miley Cyrus che in un post pubblicato su Instagram ha attaccato duramente il governatore ed ha invitato i suoi follower a fare altrettanto: “Sei uno stronzo @govpenceIN – ha scritto la cantante -. l’unico posto dove ci sono più idioti che su Instagram è la politica. Grazie @braisoncwukong per esserti esposto per ciò che è giusto. Abbiamo bisogno di più uomini eterosessuali che lottino per l’uguaglianza”.
“Unitevi a me per #BoycottIndiana – ha twittato, invece, George Takei -. Mostriamo al governatore #Pence che non vogliamo supportare la bigotteria in nome della religione”.
Anche Hillay Clinton si è unita alla protesta e dal suo profilo Twitter ha dichiarato: “È triste che questa nuova legge dell’Indiana possa esserci oggi in America. Non dobbiamo discriminare le persone in base a chi amano. #LGBT”.
L’elenco dei vip che stanno protestando è ancora lungo, da Ashton Kutcher a Andy Cohen, da Martina Navratilova a James Van Der Beek, da Dustin Lance Black a Kathy Griffin. Il governatore, però, non sembra voler desistere.
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