BOLOGNA – Al via la più estesa indagine statistica mai condotta in Italia sulla popolazione omosessuale. Finanziata dall’Istituto superiore di sanità e condotta da Arcigay, studierà per un anno la salute e la sessualità delle persone gay, lesbiche e bisessuali.
Saranno circa 100 i quesiti su salute e sessualità cui cercherà di dare risposta l’indagine “Survey nazionale su stato di salute, comportamenti protettivi e percezione del rischio Hiv nella popolazione omo-bisessuale”, che sta partendo in questi giorni.
Per cinque mesi migliaia di questionari, elaborati da un team scientifico di psicologi e sociologi, saranno distribuiti in tutto il territorio nazionale, anche grazie all’aiuto di decine di volontari. Il coordinamento scientifico del progetto è affidato a Raffaele Lelleri, sociologo e responsabile salute di Arcigay. L’obiettivo è raccogliere, entro metà settembre, un campione rappresentativo di 5000 questionari compilati. I precedenti studi quantitativi sulla popolazione gay e lesbica italiana si fermavano a circa 1000 o 2000 soggetti.
Il questionario, in due versioni, una per i maschi e l’altra per le femmine, sarà compilato autonomamente da ciascun partecipante. I canali e le tecniche di somministrazione del questionario saranno molto diversificati, e calibrati al fine di garantire la rappresentatività statistica dei risultati.
L’indagine si concluderà con un report scientifico, un convegno nazionale previsto per il 1° dicembre 2005, giornata mondiale per la lotta all’Aids, e una brochure divulgativa sugli esiti della ricerca. Il questionario è disponibile anche on-line sul sito web ufficiale dell’indagine www.modidi.net.
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