La recente sentenza dell’Alta Corte di Delhi riguardo alla depenalizzazione dell’omosessualità potrebbe essere a rischio. La minaccia principale a questo importantissimo passo verso una vita migliore delle persone lgbt indiane è rappresentata da Swami Baba Ramdev, un famosissimo e seguitissimo maestro di yoga che ha sfidato la sentenza dichiarando pubblicamente che l’omosessualità è una malattia che si può curare con lo yoga.
Stando a quanto riporta l’Indian Express, il guru avrebbe dichiarato: "Può essere trattata come tutti gli altri difetti congeniti. Queste tendenze si possono curare con lo yoga, il pranayama (ovvero gli esercizi di respirazione) e altre tecniche di meditazione".
Ramdev è una figura che riscuote molto successo in India, soprattutto tra le famiglie della classe media che guardano regolarmente il suo programma televisivo i cui dati di ascolto registrano una media di 20 milioni di spettatori. Le sue lezioni di yoga sono seguitissime al punto da averne fatto una sorta di opinion maker.
Il guru ha interpellato l’Alta Corte di Delhi perché riveda la sua recente sentenza dicendo che se venisse legalizzato il sesso gay "in futuro la gente potrebbe voler legalizzare anche il sesso con gli animali".
"Questa pronuncia incoraggerà la criminalità e i comportamenti deviati: è vergognoso ed ingiurioso – ha detto Ramdev -. Seguiamo ciecamente gli occidentali in tutto. Arriveremo alla rottura del sistema familiare in India: gli omosessuali sono malati e dovrebbero essere mandati in ospedale per curarsi".
Lo scorso 2 luglio l’Alta Corte aveva stabilito che il divieto la criminalizzazione del sesso gay tra adulti violava la costituzione indiana. Il divieto era sancito dall’articolo 377 scritto nel 1860, durante la colonizzazione britannica, in ossequio alla legge anti-sodomia in vigore in Inghilterra a quell’epoca.
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