La polizia dell’Indonesia torna a colpire i gay: dopo la retata condotta lo scorso maggio, anche stavolta gli avventori di una sauna, tra cui alcuni cittadini stranieri, sono stati arrestati.
Il raid è avvenuto nella capitale dell’Indonesia, Jakarta, e ha portato all’arresto di 51 clienti, tra cui un olandese, e 7 dipendenti della struttura, che era stata denunciata quale copertura di un bordello.
Secondo il portavoce della polizia la sauna in realtà “offriva servizi di carattere pornografico” e per questo sei dei 58 fermati saranno accusati sulla base della legge “anti-pornografia” in vigore nel Paese dal 2008 e che può portare a una condanna fino a sei anni di detenzione.
L’Indonesia è il più popoloso paese islamico a regime democratico del pianeta e sebbene l’omosessualità sia tollerata dalla legge, negli ultimi mesi si è registrato un aumento degli episodi di ostilità verso la comunità LGBT nel Paese.
Nella provincia conservatrice di Aceh, unica parte dell’Indonesia dove vige la Sharia e quindi l’omosessualità è punibile con la morte, due ventenni gay sono stati condannati a 85 frustate in pubblico.
Sull’isola di Java la polizia ha istituito una specifica squadra anti-LGBT e dalla scorsa primavera sono già due le retate condotte nelle saune gay della capitale, gli unici luoghi di incontro della comunità omosessuale indonesiana, che non ha bar o locali gay.
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Si boicottino tutti sti paesi di merda...Marocco, Indonesia, Egitto...la loro economia si regge in buona parte sul turismo quindi non andiamoci più!!