Intervista a Marilena Grassadonia, presidente dell’Associazione Famiglie Arcobaleno.
Inutile girarci intorno, a seguito del dietrofront del M5S sul Canguro sembra oramai assodato che per arrivare all’approvazione della legge sulle Unioni Civili servirà l’accordo con NCD, e questo costerà la stepchild adoption. Cosa ne pensate?
Pensiamo quello che abbiamo sempre detto assieme a tutto il movimento LGBT, ovvero che questa legge senza la stepchild è una legge assolutamente vuota. I figli devono essere i primi da tutelare, anche perché non sono solo i nostri figli, sono i figli della comunità, sono figli che rappresentano un traguardo che fino a pochi anni fa gay e lesbiche non osavano neanche immaginare, essere genitori e non solo quello, ma anche buoni genitori. Questa non è una battaglia solo nostra, qua si tratta di scegliere se diventare genitori, la lotta non è solo di chi ha figli, ma apre a una scelta di avere una famiglia anche ai giovani gay e lesbiche del nostro Paese.
Cosa dovrebbe fare la comunità LGBT secondo voi?
Oggi non c’è una spaccatura nel movimento, noi abbiamo partecipato a decine e decine di incontri e su questo punto, come in altri, c’è stata sempre molta chiarezza e compattezza. I contrari sono singoli che rappresentano poco più che se stessi oramai, non le associazioni.
Non credete che questa posizione se tenuta anche dalla maggioranza di governo rischierebbe di far saltare l’intera legge visti i numeri al Senato?
A noi non interessa quello che succederebbe, a noi interessa che il risultato sia pieno e dignitoso per noi. Io ho i brividi a pensare che oggi il PD discuta questa legge con NCD, con Alfano, Formigoni, Giovanardi che sono sempre stati i più ferventi oppositori di ogni nostra battaglia.
Ma questo cambiamento storico della posizione di una parte della destra italiana non è di per sé un grosso risultato politico?
Io so che NCD si sta attestando la vittoria. Per me stiamo parlando di persone che fino ad ieri hanno detto cose pazze, sono stati i più feroci in Parlamento. Noi abbiamo bisogno di una legge, questa legge va votata cosi com’era stata proposta, per intero, e non ci interessano gli equilibri politici di questa o quest’altra maggioranza.
Quindi fino a che punto pensate che sia giusto andare contro questa legge? Andrebbero sacrificati tutti gli altri diritti e il riconoscimento delle coppie omosessuali sull’altare della stepchild adoption?
Il movimento si è espresso in maniera chiara. La teoria dei piccoli passi non regge più, poteva avere senso 30 anni fa. Oggi tutta Europa ci ride dietro, e la società italiana è oramai più che pronta. Il vero pericolo è che nostri figli rischiano di non sentirsi orgogliosi di essere italiani.
E del dibattito televisivo che stiamo vivendo cosa ne pensate?
Se si fossero poste le domande giuste gli italiani avrebbero capito. Invece abbiamo assistito ad un’enorme struementalizzazione del tema mescolandolo, ad esempio, volutamente con quello dell’adozione tout court. Comunque vada abbiamo vinto, la storia oramai è cambiata, il 5 marzo saremo tutti in piazza per chiedere l’uguaglianza.
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Questa signora non ha i numeri per fare proclami. La politica resta un'altra cosa. La step child adoption non mi basta. Fra l'altro riconosciuta nei tribunali, ma alle sole coppie di donne. Io voglio una legge seria sulle adozioni, estese anche ai single. Ripartiamo daccapo, con quello che abbiamo ottenuto fino ad ora, ma con traguardi più ampi. Per tutti noi.