IRAN: IMPICCATI DUE GIOVANI GAY

Avevano appena 18 anni. Sono stati giustiziati pubblicamente per aver ammesso di aver fatto sesso tra loro quando avevano meno di 16 anni. "Lo fanno tutti" hanno detto.

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LONDRA – Due ragazzi gay sono stati giustiziati pubblicamente in Iran lo scorso 19 luglio per il “reato” di omosessualità.
I giovani sono stati impiccati in Piazza Edalat (della Giustizia) nella città di Mashad, a nord est dell’Iran. La loro condanna a morte è arrivata dalla corte n. 19.
In Iran è vigente la legge islamica della Sharia, che commina la pena di morte in caso di sesso gay.
Un giovane aveva 18 anni, l’altro meno di 18 anni.
Sono stati identificati solo attraverso le loro iniziali, M.A. e A.M.
Hanno ammesso (probabilmente sotto tortura) di aver praticato sesso ma hanno assunto in loro difesa che la maggior parte dei giovani ragazzi ha rapporti sessuali tra di loro e che non erano consapevoli che l’omosessualità venisse punita con la morte.
Prima della loro esecuzione, i giovani sono stati tenuti in prigione per 14 mesi e severamente colpiti con 228 frustate.
La lunghezza della loro detenzione lascia presupporre che essi commisero le cosiddette infrazioni più di un anno prima, quando erano probabilmente attorno all’età di 16 anni.
Ruhollah Rezazadeh, l’avvocato del ragazzo più piccolo (sotto i 18 anni), si era appellato al fatto che egli fosse troppo giovane per essere giustiziato e che la corte avrebbe dovuto prendere in considerazione la sua tenera età (presumibilmente 16 o 17 anni). Ma la Corte Suprema di Teheran lo ha condannato lo stesso all’impiccagione.
Secondo il codice penale iraniano, le bambine di nove anni e i ragazzi di 15 possono essere impiccati.
Tre altri giovani ragazzi gay Iraniani sono ricercati dalla polizia, ma sono riusciti a nascondersi e non si riesce a trovarli. Se catturati, anche loro dovranno subire l’esecuzione.
Notizie delle due esecuzioni sono riportate da ISNA (l’Agenzia giornalistica studentesca Iraniana), il 19 luglio.
Una notizia più recente da “Iran In focus”, presumibilmente basata sul servizio originale ISNA, ha dichiarato che i ragazzi sono stati giustiziati per avere assalito sessualmente un 13enne. Ma il servizio della ISNA non menziona alcuna violenza sessuale.
Anche un servizio delle esecusioni sul sito del rispettato movimento democratico di opposizione, Il Consiglio Nazionale della Resistenza in Iran, non fa riferimento ad un atto di violenza sessuale.
La notizia della violenza sessuale potrebbe essere una copertura per minare la compassione pubblica nei confronti dei ragazzi (una tattica frequente del regime Islamico in Iran).
O potrebbe anche essere che il 13enne fosse un partecipante consenziente ma che la legge iraniana (come la legge del Regno Unito) ritiene che nessuna persona di quella età sia capace di consenso sessuale a che quindi qualsiasi contatto di tipo sessuale sia automaticamente considerato per la legge una violenza carnale.
Se il 13enne fosse stato violentato, perchè non è stato identificato e processato (per la legge iraniana sia le vittime che i colpevoli di reati sessuali devono essere puniti) ?
Il racconto completo in lingua Farsi dall’ISNA, con le tre foto al collegamento seguente: https://isna.ir/Main/NewsView.aspx?ID=News-556874.
“Questa è solo l’ultima barbarie degli Islamo-fascisti in Iran”, ha detto Peter Tatchell del gruppo di diritti umani OutRage di Londra!
“L’intero paese è una gigantesca prigione, con le regole islamiche sostenute da detenzioni senza processo, torture e omicidi sovvenzionati dallo stato”.
“Secondo gli attivisti dei diritti umani in Iran, oltre 4.000 lesbiche e gay sono stati giustiziati da quando gli Ayatollah sono saliti al potere nel 1979”.
“In totale, si stima che 100.000 iraniani sono stati messi a morte negli ultimi 26 anni di governo clericale. Le vittime includono donne che hanno rapporti sessuali fuori dal matrimonio e gli avversari politici del governo islamico”.
“Lo scorso agosto, una ragazza 16enne, Atefeh Rajabi, è stata impiccata per “atti incompatibili con la castità.”
Il Governo laburista della Gran Bretagna mira a raggiungere relazioni amichevoli con questo regime omicida, includendo aiuti e scambi commerciali. Noi sollecitiamo la comunità internazionale a trattare l’Iran come uno stato canaglia, ad interrompere le relazioni diplomatiche, ad imporre sanzioni sugli scambi e a dare pratico supporto all’opposizione democratica e di sinistra all’interno dell’Iran”, ha dichiarato Mr Tatchell.
Azioni Urgenti
Protesta all’ambasciatore dell’Iran
Indirizzo dell’ambasciata iraniana nel Regno Unito:
info@iran-embassy.org.uk
Tel: 020 7225 3000
Fax: 020 7589 4440
Iranian Ambassador
Embassy of Iran
16 Prince’s Gate
London SW7 1PT
Indirizzi dell’ambasciata iraniana in Italia:
Ambasciata della Repubblica Islamica dell’ Iran in Italia.
00162 Roma (RM)
Via Nomentana, 361
tel. 06 86328493 – 06 86391029 fax 06 86215287
Inoltrare la protesta anche presso:
Ministero degli Affari Esteri
Piazzale della Farnesina, 1 – 00194 Roma
Tel: +39 06.36911
Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP)
Ministero degli Affari Esteri,
Piazzale della Farnesina, 1, ingresso lato Stadio Olimpico
relazioni.pubblico@esteri.it
Fax: +39 06.3236210
Tel: +39 06.3691.8899
E’ bene scrivere un messaggio personale, con le parole che si ritengono più idonee. Nel caso non riusciste a trovare cosa scrivere, potete seguire come traccia lo scritto sottostante:

Ho appreso la notizia secondo cui due giovani cittadini iraniani sono stati giustiziati mediante impiccagione per aver ammesso di aver avuto rapporti sessuali tra di loro. Alcune fonti riferiscono anche della eventualità – peraltro non confermata – che essi abbiano abusato sessualmente di un giovane di 13 anni.
Intendo esprimere la mia più ferma condanna alla crudele esecuzione di due ragazzi la cui età al tempo dell’azione epr cui sono stati giudicati era presumibilmente di meno di 16 anni. Ritengo questo un atto di profonda offesa per il valore della vita umana che non può essere giustifiacto da nessuna ideologia e da nessuna legge religiosa.
Invito il mio paese a prendere le distanze ufficialmente dal comportamento inumano perpetrato dalla giustizia iraniana e di provvedere a inoltrare ufficiale protesta presso le competenti autorità.
In fede

Articolo apparso sul sito www.outrage.org.uk: clicca qui per la versione originale. Traduzione di Carmine Urciuoli.
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