A poco più di un anno dal discusso Pegaso d’Oro consegnatole a Milano direttamente dal presidente di Arcigay Paolo Patané, Iva Zanicchi torna a far parlare di sé nella comunità lgbt per via di alcune dichiarazioni che male si sposano con il premio assegnatole al Borgo del Tempo Perso.
"Siamo in una situazione di generale declino etico – dice in un’intervista rilasciata all’ormai tristemente noto Pontifex, l’europarlamentare del Pdl -, che investe tutti, anche la politica della quale la gente è stanca e si notano segnali preoccupanti".
Interrogata specificatamente sul Pride dal suo intervistatore, Iva Zanicci spiega:
"Io non ho nulla contro i gay, che meritano rispetto. Io ho tanti amici gay e non ho mai avuto problemi. Ma sono contraria a quella carnevalata che sono i gay pride una inutile e dannosa ostentazione che va contro gli stessi interessi dei gay i quali si auto discriminano". "Credo che i cattolici debbano sempre pregare per tutti – aggiunge -, ed una preghiera in particolare la rivolgo e va rivolta ai gay, perché possano trovare se lo vogliono, la retta via".
Pontifex, poi, chiede alla conduttrice, attrice e cantante quale sia il ruolo della Chiesa Cattolica nell’Italia di oggi e lei attacca il cardinale Tettamanzi. "Prenda a Milano Tettamanzi – dice -, ha parteggiato per Pisapia, colui il quale ha idee opposte a quelle della cattolicità. Lecito, ma la gente che cosa ci capisce, che immagine della chiesa avrà? Quella di un cardinale che appoggia gay, drogati o islam? Ecco lo sbigottimento della gente".
La scelta di Iva Zanicchi per la consegna del Pegaso d’Oro lo scorso anno aveva destato non poche perplessità già all’interno della stessa comunità lgbt. La motivazione faceva riferimento al ruolo della mamma di un giovane gay interpretato dalla Zanicchi nella fiction "Caterina e le sue figlie", ma la stessa attrice più volte aveva rilasciato dichiarazioni quanto meno ambigue sui diritti delle persone lgbt, non ultima una sull’omogenitorialità che, durante la cerimonia di consegna del premio da parte di Arcigay Iva Zanicchi dovette correggere.
Quest’ultima dichiarazione richiama alla memoria quella di un anno fa e riporta alla luce le critiche per la scelta dell’associazione gay di riconoscerle il ruolo di icona gay.
Non a caso c’è già chi ha lanciato la campagna per chiedere ad Arcigay di ritiarle il premio, ma dall’associazione lgbt, al momento, non è giunta alcuna risposta ufficiale.
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