E’ guerra aperta contro la comunità lgbt da parte del presidente del Gambia Yahya Jammeh che ha definito i gay “animali infestanti” da sterminare come “l e zanzare che portano la malaria”.
“Combatteremo questi animali infestanti chiamati omosessuali o gay – ha dichiarato il presidente in TV durante un discorso pronunciato per il Giorno dell’Indipendenza – allo stesso modo in cui combattiamo le zanzare che provocano la malaria”.
Il Gambia ha celebrato i suoi 49 anni di indipendenza dall’Inghilterra ed Jammeh ha voluto cogliere l’occasione per lanciare una sfida proprio al governo inglese che aveva minacciato di sospendere gli aiuti ai paesi africano che avessero approvato leggi persecutorie contro le persone lgbt.
“Non accetteremo alcuna amicizia, aiuto o nessun altro gesto che sia condizionato all’accettazione degli omosessuali o delle persone lgbt – ha minacciato il presidente -, perché adesso sono battezzati da poteri che li promuovono. Per quanto mi riguarda, le persone lgbt possono solo rappresentare la lebbra, la gonorrea e la tubercolosi, tutte cose nocive per l’esistenza umana”.
Nel paese africano, le persone lgbt possono essere punite con pene fino a 14 anni di reclusione perché la legge vieta “la conoscenza carnale di qualsiasi persona che sia contro l’ordina naturale”.
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