Jayden (originariamente Jessica) è un ragazzo che fin da piccolo capisce di non sentirsi se stesso nel corpo di una ragazza. Capisce quindi di essere transgender. I genitori lo sostengono, e quando ha 15 anni, si recano alla Tavistock and Portman center di Londra, una delle poche cliniche specializzate nella disforia di genere. Qui, Jayden dovrebbe iniziare il suo processo di transizione, per essere un ragazzo. Jessica diventa quindi Jayden, e assieme ai genitori si prepara a un periodo duro, fatto anche di attese. Attese che però aumentano sempre di più.
Avendo 15 anni, al primo incontro viene inserito nella categoria “bambini” e i medici lo informano che il tempo di attesa è di due anni, viste le numerose richieste che stanno affrontando. I due anni passano, e Jayden ha 17 anni, ma non ha ancora iniziato la transizione. Ma a questa età, non rientra più nella categoria bambini e passa alla lista riservata alle persone adulte. Più lunga, perché il tempo di attesa arriva a sei anni.
La depressione e il disagio di Jayden per la sua transizione
Jayden scrive nel suo diario:
Non è possibile chiedere a due genitori di accettare un figlia trans.
E spiega alla madre che:
Non posso continuare a vivere così.
Il disagio non è solamente suo, ma anche dei genitori, che non possono sopportare la situazione del proprio figlio. Ed è per non dover aspettare ancora, che Jayden fa una ricerca in internet, e scopre una clinica che fornisce i medicinali in tempi rapidi. Non hanno una sede fisica, infatti gli incontri avvengono tramite Skype, e non sono certo economici.
La clinica si chiama Gender GP, gestita da Helen e Mike Webberley, e la loro terapia per curare la disforia di genere prevede la somministrazione di ormoni uniti a triptorelina e calmanti. Tre visite la settimana, ognuna a 35 euro, più 90 euro di medicinali ogni mese, che i sedicenti dottori inviano a casa. La cura sembra funzionare, e Jayden inizia a vedere gli effetti: barba, mestruazioni quasi scomparse e tratti maschili. Anche il suo stato psichico migliora, essendo felice e finalmente a suo agio in quel che sarà il suo nuovo corpo.
Ma poi iniziano i problemi
Jayden inizia però ad avere mal di testa fortissimi e dolori atroci allo stomaco. I genitori lo portano immediatamente in ospedale, e il risultato degli esami non da buone notizie: il dosaggio di triptorelina (il farmaco che rallenta lo sviluppo nel periodo della pubertà) ha danneggiato gli organi interni. Jayden deve interrompere immediatamente la terapia, altrimenti sarebbe morto.
L’ennesima batosta per il ragazzo, che non può più continuare il processo di transizione. La delusione è talmente forte che decide di andarsene, gettandosi sotto un treno a Meldreth, vicino Cambridge. Era il 2018. Ad oggi, i medici della Gender GP sono a piede libero, ma si sono trasferiti in Spagna per continuare il loro “lavoro”. Nel Regno Unito, invece, sono indagati.
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