Kim Davis, funzionaria americana omofoba che nel 2015 venne condannata per aver negato la licenza matrimoniale ad alcune coppie omosessuali, potrebbe dover sborsare 225.000 dollari in spese legali.
Gli avvocati del governatore del Kentucky, Matt Bevin, hanno infatti riferito che dovrebbe essere proprio la Davis a coprire i costi delle 5 battaglie giudiziarie nate dopo il suo illegittimo rifiuto a rilasciare una licenza matrimoniale ad una coppia gay. Kim, all’epoca, affermò di aver agito ‘in nome di Dio’. Lo scorso anno, incredibile ma vero, Papa Francesco l’ha personalmente incontrata, come da lei stesso riferito.
Finita in carcere nel settembre del 2015, la Davis uscì dopo appena 5 giorni. Tornata al suo lavoro, è stata estromessa dal proprio incarico durante la tornata elettorale di fine 2018. Ma la vera doccia fredda è arrivata nelle ultime ore. Un giudice distrettuale ha stabilito che lo Stato del Kentucky dovrà pagare le spese legali di quei processi, con gli avvocati del Governatore che vorrebbero scaricare l’intera somma sulle spalle della conclamata omofoba. Perché fu lei, sottolineano, a negare quelle licenze matrimoniali, abusando del proprio potere. Spetterà ora ad un tribunale di Cincinnati prendere la decisione definitiva.
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