L’Italia fa scuola nel cambiamento del sesso

Dopo anni di attività e oltre cento interventi, l'équipe della clinica urologica dell'ospedale di Cattinara, a Trieste, vola negli States a raccontare la propria esperienza.

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TRIESTE – "Il 27 maggio sarò negli Stati Uniti, ad Orlando, per illustrare all’American urological association l’esperienza dell’equipe di Trieste sull’intervento che trasforma un uomo in una donna". Così Carlo Trombetta, professore associato alla clinica urologica dell’ospedale di Cattinara a Trieste, dove, dal dicembre del ’94, un’equipe specializzata opera per cambiare sesso a chi è nato in un corpo che considera sbagliato. "Siamo stati incaricati di svolgere una relazione sui nostri interventi dal Congresso della società europea di urologia -spiega il direttore della Clinica urologica Emanuele Belgrano-che si terrà a Madrid il 5 marzo del 2003. gli inviti sono un riconoscimento sia a livello internazionale che europeo".

"Dal dicembre ’94, data del primo intervento da uomo a donna -spiega ancora Belgrano- l’equipe ha compiuto un centinaio di cambi di sesso, dei quali circa il 70% da uomo a donna. Alcuni hanno avuto necessità di ritocchi: le cause vanno dagli inestetismi ai motivi funzionali, come la stenosi dell’uretra". In quanto all’identità degli operati, "ci sono tutte le situazioni – riferisce Trombetta – il pittore, l’avvocato, l’idraulico, l’architetto, tante casalinghe, l’industriale, ragazzi accompagnati da mamma e papà, ed anche prostitute".

"Dalla nostra esperienza vediamo -afferma ancora Belgrano- tra le persone operate quelle che finiscono sul marciapiede sono pochissime". Circostanza che a suo avviso si avvera per lo più "quando c’è l’abbandono della famiglia". I due urologi sostengono che l’equazione transessuale uguale marciapiede sia un’invenzione dei mass media. "L’ignoranza sull’argomento è tanta anche tra i medici -conclude Trombetta- e c’è chi ancora non distingue tra transessuali, omosessuali e travestiti".

Chi sono le persone disposte a farsi devastare il corpo per sentirsi nella pelle giusta cambiando sesso? Lo spiega il direttore della clinica urologica dell’ospedale di Cattinara di Trieste, Emauele Belgrano: "scientificamente sono persone che soffrono di turbe d’identità di genere (dig), volgarmente chiamati transessuali. è un disturbo di carattere psicologico che ha come unica possibilità di cura quello di adeguare i caratteri sessuali alla mente dell’individuo". La diagnosi avviene normalmente intorno ai 25-30 anni, aggiunge il suo vice, Carlo Trombetta – anche se magari si tratta di persone che prendevano ormoni da quando avevano 15-16 anni. L’età media è di 31 anni, la persona più anziana che abbiamo operato aveva 59 anni, la più giovane 21".

Ambedue sono diventati donna. Il 21enne, precisa Trombetta, "nel ’96 si presentò, allora diciassettenne, nell’ambulatorio aperto tutti i martedì a chi soffre di questo tipo di turbe. Ero la prima persona con cui si confidava -spiega ancora Trombetta- e la nostra equipe lo ha convinto a parlare con i genitori".

"Il cinque per cento delle richieste di intervento giunge da stranieri -ha detto ancora Belgrano- sia europei che extracomunitari. L’intervento è a carico del servizio sanitario nazionale, cui costa circa 12 milioni di lire, in quanto questo tipo di malattia è nell’elenco di quelle che recano una condizione psicopatologica grave ed incompatibile con un normale inserimento sociale. La lista d’attesa è di circa due anni", rileva ancora Trombetta.

Ma vi sono stati anche casi in cui, alcuni pazienti italiani, hanno scelto il trattamento privato. I costi, in questo caso, variano. Per diventare donna servono oltre nove milioni di lire. Per diventare uomo si possono scegliere due tipi d’intevento. Il più economico, oltre 13 milioni di lire, non consente di fare la pipì in piedi come un uomo. Il secondo, più complesso e costoso, quasi 29 milioni di lire, consente invece un comportamento fisico analogo a quello di qualsiasi uomo normale".

Al luglio all’ospedale di Cattinara l’equipe eseguirà due interventi di cambio di sesso in diretta, nell’ambito di un congresso dell’Osservatorio nazionale identità di genere che si terrà il 4 e 5 del mese. L’equipe è composta da chirughi di varie specialità, psicologi, endocrinologi, medici in generale che lavorano nell’ambito dei dig. Tra loro, oltre a Trombetta e Belgrano, il chirugo plastico Michele Pascone, il ginecologo Secondo Guaschino, l’ottorino Mario Russolo che inteviene per dare una voce da donna, lo psichiatra Eugenio Aguglia, l’endocrinologo Bruno Fabris. Per trasformare una donna in uomo ci vogliono circa 7-8 ore. Per l’inverso, dalle 4 alle 5 ore.

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