Il commissario europeo Jacques Barrot ha confermato al Parlamento Europeo di Strasburgo che la Commissione proporrà una direttiva mirata a combattere le discriminazioni basate sull’età, sulla disabilità, sulla religione o sul credo e sull’orientamento sessuale, anche in ambiti diversi da quello lavorativo.
In un documento congiunto reso noto da organizzazioni della società civile e i sindacati dei lavoratori per l’uguaglianza, i diritti umani e la giustizia sociale, le associazioni accolgono con favore la notizia e si congratulano con il Prsidente Barroso e la Commissione Europea per il lavoro svolto.
"Apprezziamo molto la loro politica nel cercare di prendere queste importanti decisioni per ampliare la protezione contro le discriminazioni a tutti gli ambiti di vita e per assicurarsi che tutti i cittadini europei siano egualmente protetti dalle discriminazionie godano degli stessi diritti. Ringraziamo anche il Parlamento Europeo per il suo forte appoggio e adesso speriamo che questa iniziativa abbia il pieno sostegno di tutti gli Stati Membri", recita il documento.
Questa iniziativa si basa sul famoso articolo 13. Il segretario generale della European Trade Union Confederation (ETUC), John Monks, ha dichiarato"Questo darà un messaggio forte agli Stati Membri e ai loro cittadini sul fatto che non sia possibile costruire una società moderna e coesa senza combattere le discriminazioni".
"Con l’invecchiare delle nostre popolazioni, la crescita della società in termini di provenienza etnica e religione e l’incremento dell’intolleranza nei confronti delle persone a causa del loro diverso orientamento sessuale, un corpo di leggi coerente e forte che protegga tutti i cittadini, ovunque si trovino nell’Unione Europea deve essere un obiettivo primario".
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