I vertici della Sinistra Arcobaleno hanno deciso di candidare Vladimir Luxuria capolista alla Camera nel collegio Sicilia 1, scegliendo di mettere in seconda posizione l’uscente Daniela Dioguardi. Il sistema elettorale, si sa, elegge i deputati e i senatori in ordine di posizione in lista, il che favorisce i primi e penalizza gli altri, soprattutto in circoscrizioni difficli. La scelta della coalizione di Bertinotti ha scatenato le ire delle compagne della Dioguardi che si sono ufficialmente ribellate alla scelta. "Eravamo ragionevolmente sicure che, pur nella nefandezza del ‘porcellum’- hanno dichiarato -, le segreterie di partito avrebbero valorizzato le intelligenze, le passioni e le risorse di cui la Sicilia dispone".
Una critica all’imposizione dall’alto, quindi, non alla persona. Anche se Bice Salatiello, che da anni lavora in gruppi di volontariato nelle zone difficili del capoluogo siciliano come il famigerato quartiere Zen dichiara: "Che c’entra Luxuria a Palermo? Proprio in questa realtà così difficile dovevano candidarla? Come lo spieghiamo alle donne e agli uomini dello Zen?". "Mi ha chiamato la stessa
Dioguardi – ha dichiarato al Corriere della Sera la stessa Vladimir Luxuria – spiegandomi che non è un documento contro di me, semmai contro i vertici. Anche perché io non ho partecipato ai giochi per stare qui o lì. Né la mia è una candidatura blindata. Siamo tutti a rischio".
Intanto dal coordinamento regionale di Arcigay Sicilia arriva un documento a sostengno della candidatura di Luxuria che si accompagna a quella di Gianpaolo Silvestri, capolista al Senato. "Esprimiamo entusiasmo per la candidatura, nelle liste di Sinistra Arcobaleno, di Vladimir Luxuria alla Camera e di Gianpaolo Silvestri al Senato – si legge in una nota firmata dal Coordinamento regionale Arcigay Sicilia, dai Comitati provinciali siciliani e dai circoli affiliati-. Consideriamo Vladimir Luxuria e Gianpaolo Silvestri due personalità realmente espressive del Movimento LGBT; dei valori della legalità, dell’affermazione dei diritti civili e dei principi di parità, dignità e laicità sanciti dalla Piattaforma Roma Pride del 2007. Le ^F3loro candidature avranno il nostro pieno e concreto sostegno su tutto il territorio regionale". C’è poi, nella nota, anche un riferimento alle polemiche nate in terra siciliana: "Esprimiamo sdegno per l’attacco sferrato contro Vladimir Luxuria, attraverso una raccolta di firme che denunciamo, nei modi e nelle ragioni che l’hanno accompagnata, come un atto di gravissima e vergognosa intolleranza – si legge nel comunicato – che squalifica le 114 firmatarie che ha scelto di compierlo. A Vladimir và tutta la nostra solidarietà ed il nostro affetto".
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