Leda è una ragazza trans e attivista LGBT+ che vive a Biassono, in provincia di Monza e Brianza. Questa notte per lei non è stata affatto facile, a seguito di alcune telefonate anonime, provenienti da un numero privato, in cui è stata insultata e minacciata di fare del male a lei e a sua madre, che vive in provincia di Cuneo. “Ti sfregio e ti stupro” avrebbe detto un uomo, con un accento romano, in una delle numerose telefonate.
Leda, dopo le prima due telefonate, ha avvertito i suoi vicini di casa, che l’hanno trovata in uno stato di agitazione. Questi hanno poi raccontato l’esperienza in tempo reale attraverso il profilo Facebook di Leda, dietro sua autorizzazione. “Da poco più di un’ora Leda ha ricevuto una serie di chiamate minatorie a cui abbiamo assistito attoniti io ed ed il mio compagno. Leda ci aveva avvertiti della prima e della seconda chiamata poco dopo che fossero avvenute. Prontamente abitando a poca distanza ci siamo precipitati e la abbiamo trovata in stato di forte agitazione. Sono seguiti altri squilli da un numero anonimo“. Questo l’inizio del lungo messaggio, in cui la coppia vicina di casa che è accorsa ha raccontato anche dei continui squilli che si sono susseguiti, sempre da un numero sconosciuto.
Le ore successive alle chiamate anonime a Leda
Alla fine, lo stato di agitazione era talmente grave che è stato chiamato un medico, che dopo averla visitato le ha dato un sedativo per potersi calmare. Questa mattina Leda si è recata dalle autorità per denunciare l’accaduto, e in nuovo post di Facebook ha ringraziato tutti per la vicinanza (virtuale) di queste ore, spiegando che non è stata la prima volta. Di certo, ha scritto, non si farà intimidire da un vigliacco, e che per il momento non intende più pensarci.
Leda è conosciuta nel suo paese e in molti altri per il suo impegno nei confronti dei diritti civili e per non aver mai nascosto il suo processo di transizione.
Questo episodio si aggiunge a quanto accaduto a Verona, dove una coppia gay è stata aggredita direttamente presso la loro abitazione lanciando della benzina contro uno di loro.
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