Ieri sono ripresi in Commissione Giustizia i lavori sulla legge contro l’omotransfobia, e come da calendario sono proseguite le audizioni. A sostenere le tesi della Lega via streaming Mauro Ronco, professore emerito di Diritto penale presso l’Università degli studi di Padova.
Ronco è un nome noto per la sua partecipazione come ospite al Congresso delle Famiglie di Verona. E ieri, davanti ai parlamentari, ha parlato della legge contro l’omotransfobia in esame ribadendo tutta la sua chiusura mentale, dimostrandosi un omofobo a 360 gradi. La sua dichiarazione è semplicemente scioccante:
Siamo di fronte a norme che vorrebbero tutelare tutte le forme di orientamento sessuale. E dottrine che vogliono staccare identità sessuale a identità biologica. Non siamo su una normativa sull’omofobia. Ma su una normativa che vorrebbe censurare le critiche contro potenziali orientamenti sessuali considerati espressioni di disturbi di carattere sessuale: voyeurismo, masochismo, sadismo. La censura di tutta una serie di opinioni che ritengo valide di critiche forti che potrebbero essere alla base di atteggiamenti violenti.
Disturbi sessuali. Voyeurismo. Masochismo. Sadismo. Non una parola sulla violenza che i membri della comunità LGBT devono sopportare, non un accenno alle aggressioni, ultima quella di pochi giorni fa a Milano. Il professor Ronco ha ignorato il fatto che si stesse discutendo di una legge contro l’omotransfobia.
Solo un disturbo sessuale, come se la discriminazione per le persone trans, l’impossibilità di essere riconosciuti come famiglia, non siano un problema tanto importante. Questa la visione del professor Ronco.
Alessandro Zan (PD): non sono sorpreso
Il deputato dem non si è dimostrato nemmeno sorpreso della dichiarazione omofoba. Come riporta l’Espresso, il firmatario della legge contro l’omotransfobia ha solamente affermato:
Ma non sono sorpreso, è una dichiarazione retriva che si commenta da sola. […] Un professore di diritto penale che parla di voyerismo e sadomasochismo evidentemente uscendo dalle proprie competenze. La stragrande maggioranza dei giuristi è a favore di questa legge e c’è una piccola parte che viene invitati dai leghisti per fare uscite del genere. Ma va benissimo, un’audizione non si nega a nessuno anche se un po’ colorata.
Poi ha ribadito il tutto sui social:
Oggi, per l’ennesima volta dopo tre decenni dalla svolta storica dell’OMS, durante le audizioni sulla legge contro l’#omotransfobia abbiamo sentito equiparare in Parlamento l’omosessualità al sadismo, al masochismo, al voyeurismo, a disturbi sessuali. Approviamo questa legge e lasciamoci finalmente tutto ciò alle spalle. Siamo nel 2020, non perdiamo altro tempo in questo modo.
I lavori sulla legge contro l’omotransfobia continuano
Le audizioni andranno avanti anche martedì, mercoledì e giovedì della prossima settimana. Saranno circa una ventina, già calendarizzate in modo da concludere questa fase dei lavori e andare poi in aula entro fine luglio, come previsto.
Secondo l’Onorevole Zan, “l’accelerazione” sui lavori della legge contro l’omotransfobia è motivata anche dalle parole del presidente della Repubblica Mattarella, del premier Conte e del presidente della Camera Fico.
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