Carissimi,
gli avvenimenti di questi giorni ci hanno indotto a fare delle riflessioni, che affideremo alla rete perché per continuare a fare delle battaglie occorrono dei riscontri che noi abbiamo persi nell’intricato mondo comunicativo.
Sappiamo che la vostra vita non è stata e non è facile ma con il nostro lavoro vorremmo che in seguito lo diventasse.
Non possiamo impedire come è accaduto in questi giorni a Milano che ancora dei genitori caccino di casa il loro figlio per il suo orientamento sessuale, come non possiamo impedire che ci sia la povertà, il razzismo e centinaia di cose che sono lontane da quello che noi chiamiamo la “società civile”. Ma potremmo con la vostra collaborazione cercare di impedire che ne accadano delle altre. Potremmo per esempio separare il religioso dal politico, l’etico dal servile, l’immaginario dal reale.
C’è ancora qualcuno di voi che pensa che la comunità omosessuale sia più promiscua della comunità eterosessuale. Che le dark room siano un luogo di perdizione tali da giustificare i “riparatori.” Non credo che siate così sprovveduti da pensare a una integrità e a una purezza della vita sessuale degli eterosessuali. Perchè a nessuno è mai venuto in mente di “riparare” gli eterosessuali che frequentano i club per scambisti, i club privè e quant’altro? Perchè per gli eterosessuali (maggiorenni e consenzienti) queste cose sono delle variazioni sul tema e per gli omosessuali sono delle “perversioni” da essere riparate? Perchè un omosessuale che si traveste è un pervertito e un eterosessuale che si traveste è un burlone che si diverte?
Perchè un omosessuale che si presenta in una coalizione politica diversa da quella standard (forse poteva anche essere utile un eletto omosessuale in una lista dove si è ampiamente dichiarato che l’unico matrimonio possibile è quello tra un uomo e una donna) è stato costretto a dimettersi per delle foto biricchine, quando dobbiamo sorbirci tutti i giorni un possibile premier che è andato a letto con le minorenni e nessuno ha costretto a dimettersi?
Abbiamo letto le dichiarazioni di Obama ma dietro Obama e prima di Obama c’è stato Milk! Dov’è il nostro Milk? Dov’è un unione appassionata dei vostri con i nostri intenti che ci porti a riappropriarci di quello che vi tocca e che nessuno vi deve elemosinare?
Non troviamo la soluzione del “minority stress”!
Cerchiamo e cercate di incidere uniti al di sopra degli interessi personali e di parte perché appartenere a una minoranza non significa essere inferiori significa solo essere una parte di quel tutto che è la nostra vita; grazie per l’attenzione
Rita de Santis
presidente Agedo
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