Si moltiplicano i libri-scandalo che promettono rivelazioni sensazionali sull’omosessualità di questo o quel personaggio pubblico. Dopo Hitler, Haendel e il delitto che diede origine alla Kristallnacht, è ora la volta del leader dei Beatles John Lennon, che, secondo quanto riferisce la psicoterapeuta Pauline Sutcliffe (58 anni) interrogata dalla Bild, avrebbe avuto una relazione omosessuale con suo fratello Stuart Sutcliffe. La studiosa si spinge oltre e ipotizza che Lennon addirittura uccise Stuart "per gelosia".
Riferendo del contenuto del volume, la Bild sostiene che Stuart Sutcliffe (1941-1962) era stato a lungo considerato come il "quinto Beatle". Lui e John Lennon si erano conosciuti nel 1957 alla scuola d’arte di Liverpool. Stuart si recò poi con la band a Amburgo come chitarrista basso. Dal gruppo uscì nel giugno 1961, studiò alla scuola superiore di arti figurative di Amburgo, si innamorò di una tale Astrid Kirchherr (quella che disegnò gli abiti dei Beatles). Il 10 aprile 1962 Stuart morì per una emorragia cerebrale.
Pauline Sutcliffe sostiene – riporta la Bild – che "l’emorragia fu la conseguenza di una ferita provocatagli da John in un accesso di gelosia. La furiosa lite tra i due – precisa il quotidiano tedesco – sarebbe scoppiata un mese prima della separazione di Stuart dai Beatles, nei pressi del club londinese ‘Top-Ten’. John avrebbe colpito ripetutamente Stuart con calci sferrati con i suoi stivali da cow-boy. Paul McCartney, che era lì, non poté intervenire subito… E io so che John per tutta la vita si assunse la responsabilità per la morte di Stuart", scrive la Sutcliffe che aggiunge: "John avrebbe avuto anche rapporti sessuali con il manager dei Beatles Brian Epstein".
Intanto la vedova di Lennon, Yoko Ono, informata delle dichiarazioni, pare si aandata su tutte le furie. Testimonierà il contrario?
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