Eliminare la distinzione tra genere maschile e genere femminile nelle linee di abbigliamento fino ai 14 anni: è la scelta di John Lewis, proprietario di uno dei più grandi magazzini britannici (con sede centrale a Oxford Street, Londra).
D’ora in poi per i capi ci saranno, infatti, etichette indicanti la scritta “Boys&Girls” o “Girls&Boys”. Il negozio di Londra, che ha lavorato al progetto assieme al gruppo Let Clothes Be Clothes (Lasciate che i vestiti siano vestiti), punta a combattere i pregiudizi di genere in linea con una tendenza che sta prendendo sempre più piede in Gran Bretagna: alcune scuole, ad esempio, hanno abolito le rigide divisioni prima vigenti per quanto riguarda le uniformi.
Altri negozi, in precedenza, avevano invece operato la medesima scelta nel settore dei giocattoli: bambole per femmine e macchine per i maschietti? Niente affatto.
Le altre catene seguiranno il (buon) esempio? Non è dato saperlo: quel che è certo, per ora, è che alcuni sono già sul piede di guerra. Un cliente, scrivendo sulla pagina Facebook di John Lewis, ha lanciato un accorato appello al boicottaggio: “Il vostro inchinarvi all’insensatezza del politicamente corretto è ridicolo: spero che la gente vada a fare la spesa altrove”. Una signora, sulla piattaforma e social network per mamme Mumsnet, aggiunge: “Personalmente vorrei vedere cose tradizionali da maschi nella sezione per ragazzi e più cose da femmine in quella delle ragazze. Perché siamo contrari a lasciare che le femmine siano femmine e i maschi siano maschi?”.
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Benissimo. Bravi :)