Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha irriso le minacce di ulteriori sanzioni Ue sostenendo che preferisce essere "un dittatore che gay". La "battuta" di pessimo gusto è un attacco indiretto al ministro degli Esteri tedesco, Guido Westerwelle, apertamente omosessuale, che lo aveva definito (echeggiando l’ex segretario di Stato Usa, Condoleezza Rice) "l’ultimo dittatore d’Europa".
"Si tratta di vera e propria isteria – è stato il commento completo di Lukashenko – Quando l’ho sentito – qualsiasi cosa sia, gay o lesbica – parlare di dittatura ho pensato: meglio essere un dittatore che un gay". Lukashenko è al potere in Biellorussia dal 1994. Detiene un controllo di tipo sovietico sull’economia; reprime l’opposizione e i media indipendenti. Come risultatodella sua politica isolazionista, l’economia del paese soffre di iperinflazione.
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