La polizia di Madison, nel Wisconsin, non ha partecipato alla parata dell’orgoglio omosessuale che si è tenuta sabato 18 agosto.
L’annuncio non è arrivato da parte del dipartimento della contea, bensì dalla stessa comunità LGBT+, la quale non si sentirebbe al sicuro a sfilare a fianco di uomini in divisa e armati. Gran parte delle preoccupazioni erano arrivate soprattutto dalla comunità nera, come riporta il Outreach LGBT Community Centre, viste le continue aggressioni razziste che si sono verificate e si verificano quasi ogni giorno. La decisione è stata presa dopo il rapporto stilato dal Wisconsin State Journal, che indica un continuo aumento di aggressioni da parte della polizia nei confronti delle persone di colore.
Inizialmente, gli organizzatori del Madison Pride aveva acconsentito alla presenza di una rappresentanza della polizia alla parata, purché non utilizzassero le auto di pattuglia per “scortare” i manifestanti. A portare avanti questa protesta verso gli agenti sono stati in particolare Shawna Lutzow e Johanna Heineman-Pieper, una coppia che intendeva aiutare le persone straniere e più emarginate a sentirsi parte della comunità. Nonostante questo, spiegano Shawna e Johanna, gli agenti potranno partecipare al Pride, ma come semplici sostenitori e con le loro famiglie.
I vigili del Fuoco boicottano il Madison Pride
Dopo la partecipazione negata al corpo di polizia della città, anche i vigili del Fuoco hanno rinunciato a inviare una rappresentanza al Madison Pride, come sostegno e supporto ai colleghi. Difatti, hanno spiegato che nonostante il sostegno alla comunità LGBT+ e al Pride, devono dimostrare solidarietà anche agli agenti di polizia, e quindi hanno voluto “rispettosamente rifiutare con dispiacere di partecipare alla parata di quest’anno“.
Quest’anno, al Madison Pride le uniche divise presenti erano quindi quelle della sicurezza, che hanno permesso alla parata di sfilare per le vie principali della città senza problemi. Il corpo di polizia, nei panni del tenente Brian Chaney Austin, ha mostrato un grande dispiacere nel non partecipare attivamente alla marcia.
Credits: Queerty
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